In questo Roma-Spal si sono viste delle resurrezioni in serie, scrive Davide Stoppini su "La Gazzetta dello Sport". C’è chi non segnava da due mesi e fa il centravanti, chi invece la porta non la vedeva da aprile. E poi prendi il ragazzino, che una serata così la sognava da bambino.
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Edin, una liberazione. Strootman e Pellegrini: promessa mantenuta
Finito il digiuno del bosniaco, la prima volta di Kevin e Lorenzo: "E l’avevamo detto prima del match: uno dei due segnerà..."
Attesa finita, quella di Edin, Kevin e Lorenzo. Attesa finita quella di Dzeko, che in campionato non vedeva la rete sorridergli dal primo ottobre. Due mesi esatti: da San Siro s’è arrivati alla Spal, novembre sarà meglio cancellarlo per sempre. S’è arrivati allora a un controllo e girata con il sinistro a baciare il palo, che quasi pareva il bacio della morte, tanto che una volta arrivata la ricevuta di ritorno Dzeko s’è affrettato a mandare a quel paese il legno. Resurrezione è stata. Resurrezione che per Strootman vale uno zero cancellato e fastidioso. Zero gol, zero assist e una lavatrice di quelle con filtro otturato, fino a ieri alle 18.29. L’ultimo gol dell’olandese era datato 24 aprile, tanto che Kevin stesso ha poi detto: "Mi sembravano tre anni che non segnavo, troppo tempo. Ma ora è bello, sono felice, devo ritrovare un po’ la fiducia e i miei compagni stanno lavorando per me".
Ieri anche Pellegrini è tornato al gol, il primo con la maglia della Roma: "E’ stata una grande emozione, poi far gol sotto la curva Sud è speciale. Lo volevo tanto, meglio di così non potevo chiedere. Con Strootman prima della partita dicevamo: “Uno di noi due segnerà”. Ci siamo riusciti entrambi. Questa è stata una delle mie gare migliori".
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