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rassegna stampa

E’ ballottaggio Perotti-ElSha. Per Di Francesco Diego è avanti

L'argentino vive un momento di forma smagliante ed è favorito sul Faraone per la partita contro l'Atletico Madrid

Redazione

AtleticoVerona e Benevento. Un trittico di partite in 8 giorni, l’inizio del primo vero turnover di Eusebio Di Francesco. Probabilmente non da domani, più facile già con il Verona, sabato prossimo all’Olimpico. Anche se in alcuni ruoli chiave ci sono dei duelli anche in vista della sfida di domani. Ad iniziare da quello sulla fascia sinistra dell’attacco, dove Perotti parte in vantaggio su El Shaarawy, anche se la scelta definitiva del tecnico giallorosso arriverà solo in extremis, a ridosso della partita, come riporta Pugliese su La Gazzetta dello Sport.

L’argentino vive un momento di forma smagliate, complice anche il lavoro svolto questa estate ed il fatto di aver fatto tutta la preparazione, ad iniziare dai giorni vissuti a Pinzolo. Lì, tra i monti del TrentinoDi Francesco ha iniziato a dargli consigli per renderlo ancora più letale, suggerendogli di giocare più dentro il campo, di stare più tra le linee, senza però dover per forza perdere la sua prerogativa principale. E cioè il dribbling, l’uno contro uno, la superiorità numerica. Contro l’InterPerotti è stato il migliore in campo, molto probabile che domani riparta lui dal via. Anche perché la disposizione tattica dell’Atletico concede pochi spazi e prevede almeno un assetto difensivo con 8-9 giocatori dietro la linea della palla.

El Shaarawy, al contrario, sembra più portato ad attaccare gli spazi, ad andare in verticale. Ecco perché, forse, il Faraone potrebbe servire di più a partita in corsa, quando magari gli spazi aumenteranno e le forze, in alcuni giocatori dell’Atletico, potrebbero venire meno. A meno che Di Francesco non preferisca avere maggiore copertura in fascia ed allora, a questo punto, El Shaarawy potrebbe anche mettere la freccia e partire titolare, lui che sicuramente ha maggiore propensione al sacrificio difensivo rispetto a Perotti. A conti fatti, però, l’argentino sembra ancora in vantaggio rispetto all’azzurro.