A Sofia l’arancione si è tinto di rosso, ma per la vergogna. L’Olanda perde nettamente 2-0 contro la Bulgaria e scivola al quarto posto nel proprio girone, confermando la propria condizione di grande malata del calcio europeo. Un primo tempo sconcertante, una ripresa tutta nervi ma poco gioco. Non una novità nella gestione Blind, che però ieri ha toccato il fondo, scrive Alec Cordolcini su "La Gazzetta dello Sport".
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Disastro Olanda: cade in Bulgaria, Mondiale a rischio
Ci sono 50 posizioni di differenza nel ranking Fifa tra i tulipani (21esimi) e i bulgari (71esimi), ma in campo non si vedono. Pessima prova di Kevin Strootman
Fuori per infortunio i centrali titolari De Vrij e Van Dijk, più la prima riserva Bruma, il c.t. risolve il ballottaggio dei debuttanti De Ligt-Hoedt a favore del primo, piazzato nel cuore della difesa all’età di 17 anni e 225 giorni, il più giovane esordiente in oranje di sempre dagli anni Trenta. Evidente il gap di esperienza tra loro: la scelta però è caduta su De Ligt, titolare accanto al già non irreprensibile Martins Indi, e in una ventina di minuti la Bulgaria si trova comodamente avanti di 2 reti.
La prima arriva al quinto minuto grazie a un lancio lungo di Slavchev sul quale De Ligt sbaglia clamorosamente il tempo dell’intervento, permettendo a Delev di battere Zoet in uscita disperata. La serata di gloria dell’attaccante bulgaro prosegue un quarto d’ora più tardi quando, su assist dello scatenato Manolev, si gira indisturbato al limite dell’area e piazza la palla nell’angolino basso dove Zoet non può arrivare, con la coppia De Ligt-Martins Indi spettatrice non pagante. La reazione olandese è fiacca. Ci sono 50 posizioni di differenza nel ranking Fifa tra i tulipani (21esimi) e i bulgari (71esimi), ma in campo non si vedono. Nella ripresa entrano Hoedt e Sneijder. L’Olanda preme, ispirata soprattutto dall’ex Inter, ma il cortocircuito di Blind viene confermato dal terzo cambio, con l’ingresso di un’altra punta, Luuk de Jong, e lo spostamento di Sneijder all’ala sinistra. L’Olanda si schiera con un 4-2-4 pieno di giocatori fuori ruolo: Klaassen mediano accanto a Strootman (pessimo), De Jong a pestare i piedi a Dost e Sneijder largo a sinistra, con le ali vere Depay e Lens sedute in panchina.
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