rassegna stampa

Dieci anni senza Gabbo: “Lo sentiamo vicino a noi”

Oggi, a 10 anni dalla sua morta, si vivrà una giornata nel nome di Gabriele Sandri. Parla Lorenzo De Silvestri: "Mi manca come amico, mi manca il suo calore"

Redazione

Non sono passati dieci anni da quel maledetto 11 novembre 2007. Non sono passati dieci anni da quando l’agente Spaccarotella fece partire quel colpo che tolse la vita del 26enne Gabriele Sandri. Non sono passati dieci anni da quel giorno perché è come se non fosse cambiato nulla. Gabriele continua a vivere nell’amore di famigliari e amici, scrive Elmar Bergonzini su "La Gazzetta dello Sport". E oggi, a dieci anni dal suo omicidio, si vivrà una giornata nel nome di Gabbo.

Questa mattina, al Bambino Gesù, ci sarà una raccolta sangue organizzata proprio dalla fondazione Gabriele Sandri. Alle 14.30 ci sarà un sit-in sotto la Curva Nord: parteciperanno tifoserie di tutta Europa, quelle che portano Gabriele nel cuore. Ci saranno anche diverse tifoserie italiane, compresi alcuni rappresentanti di quella romanista, perché, anche se a pochi giorni dal derby, oggi non può esserci rivalità, ma solo uno spirito di fratellanza e unione. Poi, alle 17, verrà celebrata una messa in suo onore nella chiesa di San Pio X, zona Balduina, a casa di Gabriele.

"Di Gabriele ci manca tutto. È così dal 12 novembre 2007 e sarà sempre così – spiega Cristiano Sandri, fratello di Gabbo –. Non c’è un giorno in cui non lo ricordi. Il dolore per mia madre resta indicibile". In questi anni i messaggi di solidarietà per la famiglia Sandri sono stati tantissimi: Totti fu presente al funerale di Gabriele, mentre Giorgio, il papà, venne accolto in Curva Sud (sciarpa biancoceleste al collo) durante un derby. Nonostante la forza dimostrata da famiglia e amici, il dolore per la scomparsa di Gabriele è ancora intenso. "Mi manca come amico – spiega Lorenzo De Silvestri, con cui Sandri aveva un rapporto stretto –. Parlavamo di tutto: di ragazze, di sogni, di progetti. Mi manca il suo calore. Ricordo una mia amica, innamorata persa di Gabbo, che mi chiedeva sempre novità su di lui. Ricordo il momento in cui Disegnello realizzò il murale per Gabriele a Piazza Vescovio. Ricordo il dolore, ma ricordo anche la gioia di sentirlo, di parlarci. Ricordo la sua amicizia. Mi fa impressione pensare siano passati dieci anni".