"Mamma mia quanto era palloso Eusebio da ragazzino. Un perfettino nato", parola di Rosario Guarino. È la storia di quattro amici al bar, con tanti sogni in comune. L’Empoli, il pallone, l’idea di diventare dei campioni ricchi e corteggiati. E un’amicizia vera, scrive Luca Calamai su "La Gazzetta dello Sport". Le «coppie» erano Di Francesco-Caccia e Guarino-Montella. Ma poi si mescolavano. "Le dico la verità – osserva Guarino – abbiamo fatto il tifo perché diventasse allenatore della Fiorentina". "Ma ancora una volta – spiega Massimo Cioni, direttore del negozio d’abbigliamento e tifosissimo dei viola – la Fiorentina non è andata dritta al bersaglio. (...) Eusebio era tra i papabili. Un cardinale che non diventa mai Papa. Sarebbe stato l’allenatore giusto per aprire un nuovo ciclo Fiorentina. Ma i dirigenti viola hanno preso tempo ed è arrivata la Roma".
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Di Francesco story: dai sogni di Empoli al dribbling ai viola
Gli amici toscani raccontano il tecnico della Roma che in primavera sfiorò la Fiorentina, oggi avversaria
"La Roma – spiega Guarino – è stata una scelta di cuore. Eusebio è legato al mondo giallorosso. Sapeva di trovare nel suo amico Totti un prezioso alleato. Sapeva anche che avrebbe guidato una macchina da scudetto dopo tanti anni in periferia. Non è facile andare di colpo a trecento all’ora. Senza nemmeno fare dei giri prova. Mi ha lasciato a bocca aperta. È diventato subito padrone della squadra. Un’impresa. Non mi ha sorpreso, invece, come ha messo a posto Dzeko dopo le battute polemiche. Di Francesco era così anche da ragazzino. Da calciatore era un gregario o come diciamo noi un “carrettiere” del pallone. Mai in prima fila, ma non ha mai permesso a nessuno di sfidarlo".
Di lui parla anche Marcello Carli, allora leader della squadra oggi d.s. in attesa di ingaggio dopo aver contribuito a creare insieme a Fabrizio Corsi il miracolo Empoli: "Di Francesco calciatore lo potrei paragonare a Matias Vecino. Stessa corsa, stesso senso tattico. Aveva anche qualche gol nei piedi. È sempre stato più maturo della sua età. Un giovane vecchio, insomma. Di sicuro Monchi lo ha aiutato nei suoi primi passi sulla panchina giallorossa, ma dopo la prima spinta il resto lo ha fatto Eusebio. Con la sua pazienza. La sua solidità. Dopo la sconfitta immeritata contro l’Inter e il caso Dzeko, tanti allenatori, anche più esperti, sarebbero esplosi. Invece lui ha ricucito come un abile sarto. E ora la Roma è un suo vestito. Bellissimo". Fabrizio Corsi vendette il talento Di Francesco alla Lucchese per 1,2 miliardi di lire: "Eusebio – osserva il presidente dell'Empoli – ha fatto lo stesso percorso di Sarri: in poco tempo è entrato nella testa dei suoi giocatori. Li ha stregati. La Roma viaggia a cento all’ora, contro il Chelsea ha dato spettacolo. La Fiorentina la incrocia nel momento sbagliato".
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