La parola 'lavoro' per DiFrancesco è un mantra, è il segno riconoscibile di un’aria nuova, meno masticata, meno travolta dei pregiudizi, più genuina se genuina – molto più del megafono del predecessore – è parsa davvero l’emozione del tecnico. "So che nel calcio c’è sempre fretta, ma il lavoro sarà determinante e io ho il desiderio di concentrarmi sul campo. Voglio trasmettere entusiasmo, essere sincero e vicino alla gente. E poi ovviamente voglio fare risultati, se possibile facendo divertire".
rassegna stampa
Di Francesco: “Roma, vinceremo col bel gioco”
Il neo tecnico: "Occasione unica, chiedo umiltà e voglia di lavorare. Sono stato scelto per il mio calcio e faremo una grande squadra"
Eusebio - come riporta "La Gazzetta dello Sport" - sbarca con 4 uomini: il vice Tomei, il preparatore Vizoco, i collaboratori Romano e Pierini. È il ritratto di uomo sereno. "La Roma è una squadra molto competitiva, che ha dimostrato di essere un top club. Per me è un’occasione unica, proverò a portare un grande senso di appartenenza a questa maglia. C’è bisogno di lavorare sodo, questa squadra ha battuto record e in casa ha avuto pure il capocannoniere. Per raggiungere un traguardo importante però c’è bisogno di fare di più. Roma sarà pure un ambiente difficile, ma io sono pronto per la sfida. Obiettivi? Niente proclami, ma conosco le speranze dei tifosi. Noi viviamo di speranze e di concretezza: l’entusiasmo è la base, poi ci toglieremo grandi soddisfazioni".
Intanto il riferimento numero uno è chiaro: "La prima persona che ho chiamato appena trovato l’accordo con la Roma è stato De Rossi. Lui è l’emblema, è anche l’idolo di mio figlio (anche Spalletti citò il figlio nella prima conferenza, ndr ). Va preso come esempio, è il primo ad abbracciare un compagno: sarà il mio punto di riferimento, a prescindere se giocherà titolare o meno". Anche perché l’altro riferimento, Francesco Totti, non ci sarà più: "La società ha parlato con Francesco ed è in attesa di una sua risposta. Io ho un legame particolare con lui, sarei molto contento di averlo vicino a me in un’altra veste, con un ruolo dirigenziale. Dovrà sceglierlo lui, è abbastanza grande per farlo".
Abbastanza grande è pure DomenicoBerardi, che – non è un mistero – è in cima alla lista Roma per sostituire il partente Salah. "È un ottimo calciatore, l’ho visto crescere, ha grandissimi mezzi. Non vuol dire che sia un nostro obiettivo, è di sicuro un giocatore di altissimo profilo al quale sono legato". Sui singoli: "Strootman è un giocatore trascinante, un capitano in campo. Voglio allenare Florenzi prima di decidere sul suo ruolo, ma sono abituato a lavorare sulla specificità dei ruoli".
© RIPRODUZIONE RISERVATA