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Delvecchio: “Edin, ti stavo aspettando. E quel gesto di Kolarov spero fosse di scuse…”

Parla l'ex attaccante della Roma, raggiunto a quota 83 dal bosniaco: "Poteva fare prima. Io contestato come il serbo, ma poi che legame"

Redazione

Venerdì sera è stato raggiunto da Edin Dzeko all'ottavo posto della classifica marcatori della storia della Roma. Marco Delvecchio ha rilasciato un'intervista a "La Gazzetta dello Sport". Ecco le sue parole.

Nessuno meglio di lei può parlare del caso Kolarov, visto che 20 anni fa veniva contestato dalla Sud, faceva il gesto delle orecchie per ascoltare i fischi, ma poi ci fu il chiarimento e scoppiò un legame improvviso e fortissimo. E quel gesto delle orecchie da polemico divenne d'amore: "Fatemi sentire quanto esultate". 

Non è mai bello quando un giocatore segna e viene fischiato, o contestato con cori contro. Ma i tifosi della Roma sanno dare anche molto amore. Queste sono una città e una tifoseria che ti entrano dentro, basta vedere quello che è successo con me.

L'inchino di Kolarov era ironico? 

Mi piace pensare che sia stato un gesto di scuse. Spero sul serio che significasse solo questo.

Si aspettava che ci volesse tutto questo tempo per gli 83 gol di Dzeko?

Sinceramente no, visto come aveva iniziato l'anno pensavo che mi avrebbe raggiunto già entro due o tre partite rispetto a quando mi ha messo nel mirino.

Che effetto le fa sapere che quando Dzeko farà un nuovo gol, lei scalerà al nono posto della classifica? 

Nessuno. Non sono solo i numeri o i trofei a fare la storia dei calciatori. Pensiamo a Totti: ha vinto uno scudetto soltanto, eppure fa parte della storia del calcio molto più di tanti altri che hanno vinto la Champions League.

Perché Dzeko non riesce a entrare nel cuore dei tifosi? 

Intanto perché la Roma non ha vinto nulla in questi anni. Undici anni senza trofei e diciotto senza scudetto si fanno sentire. E poi è arrivato dopo aver vinto Premier e Bundesliga: ha fatto parecchi gol, ma non è stata una sorpresa. La gente questo si aspettava da lui.

(C. Zucchelli)