rassegna stampa

Dai Schick, prova a rialzarti. La Roma ha bisogno pure di te

Con la Samp aveva un altro rendimento, adesso fatica a ritrovarsi e a fare gol

Redazione

Titolare non lo è adesso e non lo era neppure un anno fa. Patrik Schick ha iniziato a giocare con continuità per 90’ la scorsa stagione negli ultimi due mesi, prima faceva la spola tra campo e panchina. Però, a questo punto della stagione, aveva già segnato 8 reti (con una media di poco superiore a un gol ogni 100’), mentre ora è fermo al solo centro – inutile – contro il Torino. E non serve neppure fare la media per capire come tra infortuni, sfortuna, errori suoi e di chi lo ha gestito, i primi sei mesi di Schick a Roma siano stati quasi un calvario.

Adesso Patrik ha gli occhi di chi ne ha passate troppe negli ultimi mesi. I problemi cardiaci, il mancato approdo alla Juventus, l’arrivo a Roma a fine estate, la fatica di ambientarsi, i problemi muscolari, i dubbi sul ruolo, e un costo del cartellino(42 milioni) che gli viene ricordato un giorno sì e l’altro pure. A Trigoria per ora è costato solo 5 milioni, mentre altri 9 andranno alla Samp a fine stagione. Prestito con obbligo di riscatto, la sensazione di sentirsi poco importante, nessuna dichiarazione dopo quelle di qualche mese fa, in cui diceva di sognare Real o United. In giro a Roma si vede poco, sta a casa con fidanzata e gatto, spesso lo vengono a trovare gli amici, perché sanno che ha bisogno di serenità e sicurezza. Di Francesco lo sprona, col Milan gli ha dato fiducia, ma la prestazione è stata da dimenticare.

(C. Zucchelli)