Da rinforzi a meteore. Roma, chi li ha visti?

Nonostante l'allarme lanciato a gennaio da Spalletti ("Tra febbraio e marzo potrebbe esserci qualche problema: avremo 11 ­12 partite in 40 giorni e senza il numero giusto di calciatori non se ne esce"), il solo rinforzo arrivato nel mercto di gennaio è stato Clement Grenier, centrocampista ancora non pervenuto (un paio di minuti contro la Fiorentina).

La Roma che, al momento, è quella titolare, ha soltanto due giocatori nuovi su 11, perché Szczesny, Manolas, Rüdiger, Strootman, De Rossi, Emerson, Nainggolan, Salah e Dzeko c’erano già lo scorso anno. E le alternative più utilizzate­ Perotti, El Shaarawy, Totti e Paredes ­ sono tutte vecchie conoscenze.

Vermaelen ha avuto una stagione alle prese con la pubalgia e altri guai fisici e quando ha giocato è stato ­quasi sempre ­ il peggiore. Appena 11 presenze, 596’, meno di un’ora (54’) di media a partita. Non è andata meglio a Mario Rui che paga la lesione al crociato di agosto: 4 presenze totali, in campionato, nonostante sia a disposizione da tre mesi, soltanto 3’ contro il Crotone. Non ha giocato neanche quelli Gerson che, da quando è tornato da Lille senza firma il campo non lo ha più visto. Totti poi ha giocato 19 partite con una media di 41’. Non pochissimo, per un giocatore di 40 anni, ma nelle partite che contano Spalletti non lo impiega quasi mai.

(C. Zucchelli)