In vista di Roma-Lione, sul fronte dell’ordine pubblico i timori non mancano, anche perché all’andata non sono mancati gli scontri fra le due tifoserie, la cui miccia pare sia stata innescata proprio dai francesi. Per fortuna non si è verificato nulla di particolarmente grave, ma questo ha acceso ancor di più i riflettori sulla sfida di giovedì all’Olimpico, scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport".
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Da Lione in arrivo un migliaio di fan. Predisposto il piano
Dopo gli scontri dell’andata, i rischi maggiori per coloro che vorranno andare in centro
Proprio di questo ieri si è occupato il tavolo della sicurezza, che sta predisponendo misure di alto livello per il match di giovedì, anche se non c’è l’allarme rosso che in altre situazioni era scattato. Dalla Francia dovrebbero arrivare circa un migliaio di sostenitori del Lione, ma la probabile assenza degli ultrà della Roma potrebbe scongiurare i rischi più grandi.
Quello che si teme è che i sostenitori del Lione, prima della partita, possano andare in massa in centro ed entrare in contatto con qualcuno dei cosiddetti «cani sciolti» della tifoseria in grado di innescare situazioni pericolose. Per questo, il giorno del match, si cercherà di organizzare i soliti concentramenti della tifoseria ospite a Villa Borghese, per poi far sì che possa raggiungere l’Olimpico in tutta sicurezza. Fra steward e forze dell’ordine, comunque, allo stadio saranno presenti poco meno di un migliaio di addetti.
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