Sta per arrivare a Roma la versione 3.0 di Eusebio Di Francesco: giocatore, dirigente, adesso tecnico, con la speranza di raccogliere gli stessi successi. In campo ha vinto uno scudetto, quando era team manager la Roma fece il record delle 11 vittorie, adesso tocca a lui ricominciare.
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Da giocatore a dirigente, ora allenatore. Ecco il Difra 3.0
Emozioni, successi e tanti guai in campo, poche gioie da team manager. Che amicizia con Totti
In tutto, in giallorosso, 129 partite e 16 reti, la prima in Coppa Italia contro il Verona, l’ultima in campionato contro il Piacenza, ricorda Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport". Impossibile non ricordare, poi, nell’estate del 1999, il brutto infortunio causato da una ginocchiata di Mangone, che gli provocò una bolla d’aria al polmone sinistro. Tanta paura, ma nessuna grave conseguenza. Nell’anno d’oro 98-99, con Zeman, da centrocampista affinò la mira, arrivarono otto gol, di cui quello alla Lazio nel 3-3 del 29 novembre 1998.
Si abbracciarono, lui e Totti, e si abbracciarono anche nella notte di Roma-Milan, nel 2001, quando l’Inter pareggiò contro la Lazio e fu lui a dare al capitano la notizia del gol di Dalmat. La foto di quel momento oggi gira tra i tifosi della Roma, che sognano un altro abbraccio così, anche se con ruoli diversi.
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