Non gioca titolare all’Olimpico da cinque mesi, da quando dopo neppure 10 minuti portò la Roma in vantaggio contro il Chievo. Ci metterebbe la firma, Patrik Schick, per replicare risultato (finì 4-1) e prestazione di quel giorno. Ci ha creduto, ha lavorato tutta l’estate con un preparatore personale, ma poi non è che la storia sia cambiata così tanto: è la riserva di Dzeko, stasera toccherà a lui perché il bosniaco riposerà, e fino a questo momento non ha fatto nulla per convincere Di Francesco a dargli ancora più fiducia. I tifosi - scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport" - hanno gradito poco il modo in cui è entrato a Madrid, gli chiedono più grinta e cattiveria, tutti convinti che abbia le qualità per poter diventare, oggi ma soprattutto domani, un punto fermo della Roma.
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Coraggio Schick, ora prenditi la Roma
Stasera torna titolare dopo 5 mesi al posto di Dzeko: giocherà da punta centrale, ma non può più sbagliare
Ne è convinto soprattutto il direttore sportivo Monchi, che in questi giorni ha parlato e riparlato con Patrik. Per quanto giovane e per quanto forte. La Roma ha bisogno che Schick ritrovi se stesso e quel carattere che, a Genova, l’aveva portato ad essere decisivo anche entrando a partita in corso.
Stasera, salvo sorprese, giocherà nel ruolo preferito, quello di punta centrale. La condizione è buona, come gli hanno ribadito sia Monchi sia Di Francesco tutto dipenderà dall’atteggiamento con cui entrerà in campo. Magari gli sarà stato utile confrontarsi nei giorni scorsi con i suoi amici arrivati dalla Repubblica Ceca, tra cui Jan Rudolf, un pugile di Praga che ha fatto del combattimento, sul ring e non solo, il suo stile di vita. Più o meno quello che, stasera, la Roma spera faccia anche Schick nella sfida contro il Frosinone.
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