rassegna stampa

Bilancio ok, il d.g. Baldissoni: “I nostri obiettivi sono le vittorie”

LaPresse

"Dal prossimo anno una squadra B. Il nuovo stadio? Ne abbiamo diritto e tutto procede"

Redazione

Poteva bastare la presentazione di un bilancio col fatturato più alto della storia del club per mettere d’accordo tutte le anime della Roma? Ovviamente no. E così ieri l’assemblea dei soci – pur avendo approvato a larghissima maggioranza il documento e tutti i punti agli ordini del giorno – ha evidenziato critiche da parte dei soci Palma (soprattutto), Staderini, Moscio, Marini e Cuscusa alla gestione del presidente Pallotta, la cui assenza al solito è dispiaciuta alla trentina di presenti.

Ad essere il "front man" del pomeriggio - scrive Massimo Cecchini su "La Gazzetta dello Sport" - è toccato al d.g. Mauro Baldissoni che ha detto: "Nonostante abbiamo licenziato un bilancio record di circa 250 milioni di fatturato, le previsioni per la stagione in corso prevedono risultati in miglioramento, seppure ancora con una lieve perdita, anche se naturalmente dipenderà anche dai risultati sportivi, dal trading e dalle iniziative commerciali". In ogni caso, vengono poi ribaditi gli obiettivi guida della Roma. "Il nostro è un progetto sportivo e non economico, ma deve rispettare delle regole economiche anche perché siamo una società quotata in Borsa. Noi comunque abbiamo come obiettivo le vittorie. I due progetti economici e sportivi vanno avanti in parallelo, non sono alternativi. Perciò, anche se fallissimo l’accesso alla futura Champions, costruiremo sempre una rosa per essere competitivi".

Baldissoni, poi, ha sottolineato un altro punto importante. "Per la prossima stagione l’intenzione è quella di iscrivere ai campionati anche una squadra B". Anche se non pertinente all’ordine del giorno, non è mancato un focus sul nuovo stadio. "Ci sono stati dei ritardi – ha detto il d.g. – ma il progetto va avanti. Ora ci sarà la Convenzione e poi l’approvazione della Variante al Piano Regolatore generale. I nostri diritti sono pieni, perciò abbiamo molto di più di una speranza o un’aspettativa". Sulla costruzione poi è stato aggiunto: "Nella verosimile possibilità che Eurnova (la società dell’indagato imprenditore Luca Parnasi, ndr ) non possa sviluppare il suo progetto, immaginiamo che possa cedere i diritti a soggetti terzi". E fra questi c’è anche lo stesso presidente Pallotta, con alcuni partner.