È il Bignami dell’incontro che la delegazione della Roma – formata dall’a.d. Umberto Gandini, dal d.g. Mauro Baldissoni e dal direttore finanziario Giorgio Francia – ha avuto con la Uefa sul tema del fair play finanziario. Il pareggio di bilancio imposto dall’accordo del 2015 – qui non si parla di bilancio civilistico, al -42 del 30 giugno 2017 vanno sottratte le imposte e tutte quelle spese effettuate per vivai, infrastrutture, centro sportivo – è stato sforato di pochi milioni. Alla Uefa è stato spiegato che la cessione di Manolas, lo scorso giugno, avrebbe coperto per intero la cifra mancante, gioco che invece non è riuscito con Rudiger una volta saltato l’affare Manolas-Zenit. Ma in fondo questo la Uefa lo sapeva già. L’incontro di ieri è servito, piuttosto, alla Roma per illustrare le linee guida del prossimo futuro. Il «modus operandi» del club non cambierà, la cessione di Emerson – che entrerà nel bilancio in corso – è lì a dimostrarlo. D’altro canto, la Roma ha però precisato alla Uefa che non intende rinunciare alla competitività del club, anche perché è dalla stessa competitività che dipende l’altra grande fonte di ricavi, ovvero la partecipazione alla Champions.
rassegna stampa
Bilancio all’Uefa, c’è ottimismo sulle sanzioni
"Financial Fair Play": il club conferma la linea. Main sponsor: tempi non brevi
Capitolo sponsor: i tempi non sono così stretti come le parole del d.g. Baldissoni della scorsa settimana avevano fatto intendere. Ci sono trattative in corso, in particolare con due aziende, una delle quali è la Turkish Airlines. Ci vorranno ancora settimane.
© RIPRODUZIONE RISERVATA