rassegna stampa

Barça spietato. Messi: altro gol e balletto “salsachoke”

Due reti dei blaugrana all'Athletic e allungo sulla squadra di Simeone, adesso a -11

Redazione

Sempre la solita storia. Quando Eusebio Di Francesco si guarderà Barcellona-Athletic Bilbao penserà che tutto, o quasi, dipende da Leo Messi.

Messi che ieri si è impegnato, come il Barcellona, per 45 minuti. Sufficienti per allungare a +11 sull’Atletico secondo e per smontare un Athletic depresso per l’eliminazione in Europa League e sinceramente orfano di Ernesto Valverde. Nel primo tempo il Barça ha segnato le due reti che hanno deciso la gara e ha colpito due traverse e un palo arrivando a 38 legni stagionali (16 di Messi), 29 in Liga, tanti quanti i gol di questo claudicante Athletic del Cuco Ziganda. Un dominio, quello del Barça, insultante a tratti, con i baschi incapaci anche d’impostare il più basico dei contropiede. Messi correva di qua e di là, si fermava, scattava, scartava, cercava e trovava i compagni, tormentava gli avversari.

Busquets si sta curando un mignolo rotto, Suarez era squalificato e Iniesta in panchina. Tempo 8 minuti e Leo ha innescato il suo miglior partner offensivo, Jordi Alba, che, partito con torso e testa in fuorigioco, ha messo in mezzo per Alcacer che solo soletto ha segnato col piattone sinistro.

Messi ha continuato il suo magico monologo e dopo la prima traversa di Coutinho ha segnato con un chirurgico sinistro dal limite. È la prima rete in movimento che realizza da fuori area in questa Liga. Poi ha sorpreso tutti: il sobrio Leo si è lanciato in un balletto inusuale, a quanto pare liberamente ispirato al "salsachoke" di Yerri Mina, centrale colombiano che per ora al Barça ha portato questo: allegrie e coreografie danzanti.

Leo va a segno da 6 partite consecutive (8 reti) da 5 contro l’Athletic, è a 25 reti in Liga e a 35 stagionali. Allo stadio c’erano oltre 84.000 persone che per la noia si sono messe a fare la ola, poi il pubblico quando è entrato Iniesta gli ha chiesto di non andare in Cina. "Non ci spaventa il fatto che la gente ci chieda il triplete", ha detto Valverde. Ovvio: con un Messi così calcisticamente nulla può far paura.

(F. M. Ricci)