rassegna stampa

All’Olimpico come all’inferno. Tifosi tra rabbia e delusione

LaPresse

Il popolo giallorosso mette sotto accusa la società: "Ha venduto i migliori". Pruzzo: "La Roma è una squadra che non esiste, i giocatori non seguono DiFra"

Redazione

In attesa della probabile contestazione di domani all’Olimpico, almeno prima dell’inizio, la Roma giallorossa ieri si è svegliata con la sgradevole sensazione di un film già visto: "Siamo tornati ai tempi di Garcia", uno dei mantra dell’etere giallorosso, che ha visto nel k.o. di Bologna gli stessi spettri della sconfitta in casa con lo Spezia di 3 anni fa, scrive Chiara Zucchelli su "La Gazzetta dello Sport".

I tifosi se la prendono, prima di tutto, con Pallotta e con la società, mentre assolvono, o almeno gli forniscono attenuanti, Di Francesco. "Se ne doveva anda’ il giorno della cessione di Strootman", un altro dei passaggi ricorrenti. La vendita dell’olandese per molti ha segnato il punto di non ritorno. Di Francesco per molti è "in totale confusione, è stato lasciato solo". E così i tifosi se la prendono, oltre che con Pallotta e Monchi, anche con i calciatori. Chi calciatore lo è stato, come Roberto Pruzzo, ad esempio dice: "La Roma ad oggi è una squadra che non esiste. I giocatori fanno il contrario di quello che dice l’allenatore". "E sarà per questo – un altro pensiero ricorrente tra i romanisti – che Pallotta è disgustato: se giocano così non può fare plusvalenze".

La figura dell’allenatore è la più in bilico. "Sarebbe il sesto allenatore dal 2011 a fallire, facciamoci due domande, che dite?", uno dei tanti messaggi sulla pagina Facebook della Roma. Tra i possibili ed eventuali sostituti, con tanti tifosi che sognano Conte, ci sono i nomi di Ranieri e Prandelli, entrambi ex, pur con una storia diversa, ed entrambi consapevoli di cosa sia Roma in questo momento: "I giocatori devono sentirsi responsabili – le parole dell’ex c.t. azzurro a Radio 24 –, le parole di Di Francesco sono chiare e dirette come un pugno. Manca un po’ l’anima di questa squadra, i giovani devono crescere in fretta perché Roma è una piazza difficile, ma entusiasmante". Diretto Prandelli, direttissimo Ranieri: "Di Francesco è uno dei migliori allenatori emergenti del calcio italiano. A Sassuolo ha fatto benissimo e così anche lo scorso anno alla Roma, quest’anno gli hanno venduto la spina dorsale della squadra. Merita di fare il suo lavoro, poi è chiaro che quando uno firma conosce il progetto, sapeva a cosa andava incontro, la Roma vende da anni i pezzi migliori. Nella mia mente c’è l’idea di abbracciare un progetto serio. Roma è nel mio cuore, ma sono un tifoso e spero che Di Francesco possa mostrare che le sue idee sono valide".