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rassegna stampa

Ahi Dzeko, quanti errori. Spalletti: «A volte è molle»

Tante occasioni bruciate, pure dal dischetto. Il tecnico: «Se ha 4 palle buone e fa 2 gol pecca di cattiveria»

Redazione

Mentre la Roma vola verso il futuro, alle calcagna della Juventus capolista, Edin Dzeko è sembrato ritornare allo scorso campionato: volenteroso, ma sciupone in zona gol. Luciano Spalletti, naturalmente, il bosniaco lo conosce bene e non si fa influenzare: «So che tipo è: ogni tanto è un giocatore molle e io glielo dico – spiega l’allenatore della Roma –. Se gli capitano 4 palle gol, deve buttarne dentro 5; se ne butta dentro solo 2, significa che pecca di cattiveria». Ovvio poi, che con una Roma che viaggia a questi ritmi non si facciano drammi.

Il tecnico conferma che lo rivedremo sul dischetto: «Il rigorista lo scelgono i giocatori e noi ne abbiamo tanti. Edin il penalty lo aveva tirato benissimo a Sassuolo dove De Rossi gliel’ha concesso. Dzeko li sa tirare, siamo tranquilli, se vorrà ribattere il prossimo, lo farà». Curiosità: ieri El Shaarawy aveva chiesto al bosniaco di tirarlo, ma il «titolare» di giornata è stato irremovibile e la Roma alla fine ha sofferto un po’.

Ovvio però, si legge su La Gazzetta dello Sport, che questo ha riportato il discorso sul tema mercato, e così Spalletti chiarisce: «Per ora non mi manca niente, ma il discorso è un altro. Adesso dovremo giocare 10 partite sicure in 43 giorni e se non hai un numero di giocatori per sopperire a tale quantità di partite può essere un problema. Feghouli? Il prestito non si fa più perché se poi gioca bene alla Roma, quelli che figura fanno? Ma se non riusciamo a prendere nessuno che sia di livello, non conta portare il ragazzino. Musonda? Mi sembra difficile, e poi è uno di quelli che devono fare esperienza. Con Emerson ce l’ho fatta e ora ci sono già un paio di colleghi che mi hanno chiesto informazioni dicendomi: “È proprio così forte?”. E io ho risposto: “Anche di più”. Ma qui si deve solo vincere, altrimenti mi fate un culo così». Titoli di coda del d.g. Baldissoni: «Tranquilli, se vendessimo, non metteremmo i soldi sotto il materasso». Spalletti ringrazia.

(M. Cecchini)