Conosce il mondo del calcio come le sue tasche. E la città di Roma, con i suoi umori altalenanti. Quindi, alla vigilia di un match dentro o fuori con il Feyenoord nessuno deve spiegargli come la gara di questa sera sia un esame. Per la Roma, per la squadra ma soprattutto per lui. Perché - scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero' - i paragoni con il recente passato - che dopo quattro vittorie in campionato e l’ottimo pareggio di Rotterdam sembrano (finalmente) evaporati - sono sempre dietro l’angolo. Gira che ti rigira, alla fine conta il risultato. De Rossi, nonostante sieda in panchina da un mese ha poco da imparare quando si tratta di comunicare. Ieri l’ennesima dimostrazione: "È una partita decisiva, sentiamo quel brivido in più da gara che decide il nostro destino. Con il Feyenoord l’importante è superare il turno. Dybala e Lukaku? Sono contento di loro ma dovremo farcela con o senza i loro gol".
Il Messaggero
“Una notte da brividi”
Vicino a lui, in conferenza, c’è Cristante che non fa mancare il suo endorsement ("Quella della società poteva sembrare una scelta azzardata, invece si sta rivelando la scelta giusta"). L’unico dubbio di formazione sembra legato al ballottaggio sull’out sinistro: Spinazzola è in leggero vantaggio su Angeliño. In una notte che ci si augura possa essere magica, quello che non mancherà sarà il supporto dell’Olimpico. L’onda dell’entusiasmo, riassunto nei sold-out allo stadio, non tende a placarsi. E al tecnico, che di serate come queste da calciatore ne ha vissute tante, non può far che piacere:"Il record di presenze all’Olimpico non ci lascia indifferenti. Nei primi giorni dicevamo che dovevamo ricreare quell’unione e riportare tutti allo stadio e a quanto pare più di così non ne entrano. Siamo contenti, è una responsabilità in più per noi".
Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA