rassegna stampa

Un anno fa il Piedone di Peres spianò la strada verso i quarti

LaPresse

Ottavo in Ucraina e passaggio del turno grazie alla prodezza del brasiliano

Redazione

Ci sono ottavi e ottavi, e la Roma lo sa alla perfezione. Tipo quello della passata Champions, per fare un esempio, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero.

Un anno fa, più o meno di questi tempi, la squadra di Eusebio Di Francesco - orgogliosa e rinfrancata dal primo posto nel girone davanti a Chelsea e Atletico Madrid - cominciò in trasferta, nel gelo di Kharkiv, la seconda fase della sua Champions. Avversaria lo Shakhtar Donetsk di Paulo Fonseca, squadra forte ma non irresistibile.

Era, quella, una Roma assai diversa da quella attuale, con Alisson, Nainggolan e Strootman titolari, e Defrel, Gerson e Bruno Peres panchinari subentranti. Sei uomini che oggi sono altrove, chi più e chi meno rimpianto. Facciamo un nome: Bruno Peres. Nella Capitale, probabilmente, non c'è un solo tifoso che stia maledicendo la cessione al San Paolo dell'esterno brasiliano. Ma se uno racconta un episodio della partita di Kharkiv, Brunetto Peres fa scattare un sorriso. Ricordatevi questa scena: Roma sotto nel punteggio e in affanno, occasionissima per i padroni di casa, Alisson battuto ma Peres, non si sa ancora bene come, riesce a sventare la minaccia di Ferreyra azionando il piedone addirittura da terra.

Proprio quel piedone di Brunetto aiutò vistosamente la Roma a passare il turno grazie al successo di misura, firmato Dzeko, nella gara di ritorno all'Olimpico. E nel post partita la squadra giallorossa celebrò il successo postando sui social la foto del piede di Peres. Non c'è dubbio, riavvolgendo il nastro, che l'eliminazione dello Shakhtar, e quindi la qualificazione ai quarti, diede un'enorme spinta al gruppo di EDF. Gli diede una maggiore convinzione nei propri mezzi, ad esempio. Una qualità che, ripensandoci oggi, aiutò la Roma ad affrontare poi in quel modo in casa prima il Barcellona e infine il Liverpool.