Una vigilia silenziosa. Non è chiaro se stavolta la designazione del milanese Sozza c'entri qualcosa. Sta di fatto che, come già accaduto in campionato e in coppa Italia, Mourinho si avvicina al match di oggi contro l'Inter senza proferire parola, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. In una settimana si è ritrovato a vestire i panni dell'arbitro-scudetto. Ha praticamente cancellato il sogno dell'amico Spalletti, nel pomeriggio vuole complicare quello di Simone Inzaghi, a costo di frenare la corsa della 'sua' Inter. E la terza volta che l'affronta in stagione: nelle precedenti due occasioni ha sempre perso (senza mai segnare). La Roma che si presenta a Milano dovrà fare a meno di Zaniolo (squalificato) e in extremis di Cristante (risentimento lombare per il centrocampista che non è partito) ma è una squadra diversa da quella che, spaurita e senza Abraham, venne spazzata via all'Olimpico lo scorso dicembre. Ma è anche differente da quella che a febbraio in coppa Italia ebbe un approccio disastroso, tanto da subire I'1-0 dell'ex Dzeko dopo appena 2 minuti. I numeri dicono molto. Ad esempio, dal match contro il Cagliari (16 gennaio) in poi i giallorossi hanno collezionato più punti di tutti (26): uno in più della Juventus, 2 del trio Lazio-Napoli-Fiorentina, 4 del Milan, addirittura 6 dell'Inter.
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Stavolta arbitra Mourinho
La Roma in casa dell'Inter cerca il capolavoro e il tecnico dopo il Napoli cercherà di frenare la corsa della 'sua' Inter
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