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rassegna stampa

Sprint finale, la storia si veste di giallorosso

LaPresse

Nelle ultime quattro stagioni la squadra ha dato il meglio proprio nelle ultime dodici giornate. le stesse che mancano adesso

Redazione

Prima ripartire e poi sperare. Perché conquistare il quarto posto - vista la situazione finanziaria nella quale versa il club - farebbe tutta la differenza del mondo, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

Impresa difficile ma non impossibile. Soprattutto alla luce del trend che caratterizza da anni i finali di stagione della Roma. Tutti i finali di stagione hanno come caratteristica comune quella che nelle ultime 12 gare (guarda caso quanto manca al termine del campionato) la Roma almeno negli ultimi 4 tornei ha dato il meglio di sé.

A partire dall’annata 2015-16 (la prima dello Spalletti-bis): 9 vittorie e tre pareggi che garantisconoun terzo posto in solitaria. Nel torneo successivo lo score è simile (9 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta) con finale al cardiopalma.

Soltanto nella passata stagione il trend positivo s’interrompe. A Ranieri, infatti, non riesce l’impresa di riacciuffare per i capelli il quarto posto: lo score è di 6 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Anche in questo caso, però, il finale è in crescendo.

umeri che s’intrecciano anche con i rush primaverili di Fonseca allo Shakhtar. Dopo la sosta di due mesi per la pausa invernale, nel primo anno Paulo vince il titolo, interrompendo l’egemonia della DinamoKiev. Ancora meglio la stagione seguente quando lo scudetto lo vince al fotofinish con appena due punti di vantaggio: inizia con un filotto di 7 successi e conclude con lo score di 12 vittorie e 2 sconfitte. Lo scorso anno, invece, vince 10 dei primi 11 match, chiudendo senza ko con 12 vittorie e 2 pareggi.