Leggenda narra che gli bastasse guardare un calciatore appena una volta, per capire se potesse o meno essere utile alla causa. E tra i talenti scoperti da Italo Galbiati, spentosi ieri all’età di 85 anni, c’è niente poco di meno che Andry Shevchenko. Mezzala di Inter, Reggina, Lecco e Como, una volta lasciato il calcio giocato divenne secondo di Capello. Amico, collaboratore tecnico, assistente, braccio destro, uomo di assoluta fiducia, ha seguito Don Fabio ovunque. Come ricorda Stefano Carina su 'Il Messaggero' - Sapeva stare nell’ombra, ma per Capello la sua era una presenza fondamentale: "Ho mille pensieri per Italo, non uno solo. Un personaggio incredibile per la sua bravura e per il rapporto che aveva con la squadra". Nella Roma del terzo scudetto, fu lui a instaurare un rapporto speciale con Totti: "Francesco era un fenomeno, un campione. Ha sempre lavorato duramente, da professionista. Era il capitano, ma non ha mai chiesto trattamenti diversi".
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Il Messaggero
Si è spento Italo Galbiati, storico vice di Capello nella Roma del 3° scudetto
Amico, collaboratore tecnico, assistente, braccio destro, uomo di assoluta fiducia, ha seguito Don Fabio ovunque
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