Una notte come quella che la Roma si appresta a vivere contro il Liverpool, negli anni 80’-90 veniva definita semplicemente "una serata da romanisti", come scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Chissà quanti di quei ventenni-trentenni dell’epoca, ora quarantenni o cinquantenni saranno allo stadio per tentare l’ennesima impresa. Come quella riuscita poche settimane fa con il Barcellona che, non solo in Italia, ha fatto gridare al miracolo. Inutile girarci intorno: ne serve un altro. Stadio pieno, fibrillazione, passione e tensione alle stelle, con uno sguardo al passato. Per la trentacinquesima volta nella storia delle coppe europee, la Roma ci riprova.
rassegna stampa
Sant’Olimpico dei ribaltoni
Dal Colonia al Dundee, quando il tifo della curva Sud è riuscito a spingere la squadra giallorossa a rimonte show
Soltanto 9 volte volte i giallorossi sono riusciti a ribaltare il risultato negativo dell’andata. La prima contro gli svedesi dell’Osters (Coppa Uefa 1975-76: 0-1, 2-0), l’ultima - prima del doppio exploit di Di Francesco con Shakhtar e Barcellona - con Fabio Capello in panchina nella stagione 2004-05. La Roma perde in Turchia per 1-0 contro il Gaziantepspor ma poi all’Olimpico vince per 2-0 e approda così agli ottavi di finale della Coppa Uefa. Le rimonte più belle, però, sono a cavallo tra gli anni 80’ e 90’. Indimenticabili quelle in coppa Uefa contro il Colonia (1982-83: 0-1 all’andata, 2-0 al ritorno), il Partizan nel 1988-89 ( 2-4 all’andata e successo per 2-0 all’Olimpico) e il Norimberga (1988-89: sconfitta casalinga 1-2 ma vittoria in Germania per 3-1 con l’acuto di Renato, poi espulso nei tempi supplementari). Leggendaria quella che vide nella semifinale di Coppa Campioni del 1983-84 recuperare due gol al Dundee United, con la doppietta di Pruzzo e il rigore di Di Bartolomei. Per pathos e numeri non è stata da meno quella recente contro il Barcellona, con l’urlo di Manolas a far calare il sipario sulle velleità di triplete del Barcellona di Messi e Suarez.
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