Nel sorteggio di Nyon la Roma ritrova quel Liverpool che ti fa sempre scendere sulla pelle un brivido in più, come scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Calma, non è una finale, non si disputa solo all'Olimpico.
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Salah d’attesa verso Kiev
L’urna di Nyon mette davanti alla Roma i Reds dell’egiziano. Le sorprese di Champions si sfidano per la finale del 26 maggio
You'll never walk alone, cantano i tifosi dei reds, un urlo che prende anche quelli giallorossi, che non vogliono lasciare sola la Roma mai, nemmeno in Inghilterra. Il ritorno caro costerà: i prezzi per gli abbonati, curve a 35 euro, distinti a 50, per le tribune invece sale a 85 euro (ieri subito file nei Roma store). Quelli per la vendita libera, curve a 65 euro, distinti a 85, Tevere a 140 e Monte Mario a 160. Ne varrà la pena, assicurano. Liverpool-Roma, Roma-Liverpool, una andrà a Kiev, il 26 maggio c'è la finale di Champions. Perché non crederci?
Terza volta tra Roma e Liverpool dopo quella maledetta notte del 1984: una in Coppa Uefa (2001), l'altra in Champions nella seconda fase a gironi (2001-2002), in panchina Capello con la Roma campione d'Italia. Robetta in confronto a questa e questa forse è robetta in confronto al 1984. C'è ancora un (doppio) passo da fare. Ma quando c'è il Liverpool, alla fine, si accendono sempre i riflettori. Di Francesco (ha vinto il premio Bearzot), dice: "Sono sicuro che nei cuori di tutti i romanisti c'era questa partita. Sincronizziamo ancora i nostri battiti con i loro e affrontiamo la semifinale con la grinta e l'orgoglio che ci hanno portato fin qui".
Davanti c'è un amico della Roma, Salah ("amo la Roma, so che i miei ex compagni volevano evitare il Liverpool"), 39 gol fino a ora, non male. Rivale stavolta ma - come dice lui - "amici al cento per cento". E come dice Klopp"pensare di aver già vinto con chi ha eliminato il Barça, non ha capito niente". Ecco perché crederci.
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