Cambia la proprietà, non mutano invece le priorità, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Che per la Roma, targata Pallotta o Friedkin, almeno per questo post-stagione sono sempre le stesse: cedere.
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Rosa da snellire: almeno 12 gli esuberi, con obiettivo 100 milioni di plusvalenze
Senza ds, con Baldini uscito di scena e con il club che è in attesa del closing, la strada è a dir poco in salita
Dodici, forse anche di più gli elementi che il club vorrebbe vendere. Se è vero infatti che quest’anno la sessione di mercato terminerà il 5 ottobre, non può comunque passare inosservato come la Roma si radunerà tra 15 giorni (27) e che il countdown al campionato recita ad oggi -38.
Iniziare una stagione (dove l’obiettivo è arrivare ad una rosa di 23 elementi), lavorando con più della metà dei calciatori che non rientrano nei piani dell’allenatore, non è il massimo. Tra l’altro se comprare non sarà facile, vendere nel mercato post-Covid potrebbe rivelarsi ancora più difficile.
Il motivo è semplice: benché il Fpp sia slittato al giugno del 2021, la Roma non può permettersi di fare minusvalenze. E in alcuni casi bisognerà ingegnarsi per evitarle. Per Bianda ad esempio (che pesa ancora per 3,7 milioni) l’unica via praticabile è stata quella del prestito al Zulte Waregem. Stesso di discorso per Fuzato al Gil Vicente. Altri due che potrebbero partire sono Spinazzola e Pau Lopez: il primo però pesa ancora a bilancio per 24,1 mentre il portiere per 20,6. Capitolo a parte merita Pastore. Il futuro è un punto interrogativo ma l’argentino continua a rappresentare un macigno per i conti: oltre allo stipendio di 4,5 milioni, figura a bilancio ancora a 15,3.
Schick, per il quale ora sembra essersi mosso il Milan (anche se la destinazione più probabile rimane la Bundesliga: Lipsia favorito ma occhio all’Hertha Berlino), con gli ammortamenti è sceso a 19,2. Karsdorp è a quota 6,652 milioni, Coric a 5,3 mentre Olsen (per il quale c’è stato un timido sondaggio del Bayer Leverkusen ma lo svedese punta a tornare in Sardegna) a 6,07. Più facile, al netto dell’assenso da parte dei diretti interessati (e in alcuni casi non sarà un proforma), privarsi di Perotti (2,088), Florenzi (1,172), Bruno Peres (3,04), Juan Jesus (1,976) e Fazio, il cui costo è stato completamente ammortizzato. A questi, vanno aggiunti i calciatori che la Roma ha già deciso di sacrificare: Under (7,8) e Kluivert (12,7).
Il traguardo delle plusvalenze (considerando che l’obiettivo si aggira sui 100 milioni entro giugno 2021) appare lontano.
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