rassegna stampa

Roma, un attacco a Kiev

Champions, Di Francesco prepara la partita con il Liverpool e punta tutto su Schick e Dzeko per ribaltare la gara d’andata

Redazione

Kevin Strootman difficilmente sarà della partita di domani. Anche l'ultimo allenamento ha detto questo, con l'olandese impegnato solo in un individuale in campo, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Sarà, in tal caso, la notte di Pellegrini, mai titolare in Champions all'Olimpico. Sarà titolare per la seconda volta consecutiva, nelle gare di Champions in casa, anche Schick, che Di Francesco aveva abbandonato nella sfida di Anfield, preferendogli Under. Ma quello, col senno di poi, si è rivelato un errore. Patrik è entrato bene nella ripresa e, non a caso, la Roma ha segnato due reti. Il ceco sta bene, viene da due gol di fila in campionato, con Spal e Chievo, e ora è più convinto, accetta di buon grado, anche perché sorretto da una migliore condizione fisica, di giocare attaccante destro del 4-3-3, con compiti diversi dall'ala normale, ma con più possibilità di entrare dentro il campo, al fianco di Dzeko.

Sarà un 4-3-3, e qui siamo al secondo errore commesso ad Anfield. La difesa a tre è andata bene col Barcellona, meno contro l'attacco del Liverpool, che con Salah ha creato cinque problemi alla Roma. Domani sera si torna al vecchio regime, Eusebio non ha molti dubbi. Riecco Florenzi a destra, che dovrà avere (molta) cura del recuperato Mané. Al centro la coppia Fazio-Manolas, con Kolarov a sinistra. Pellegrini, Nainggolan le due mezz'ali, con De Rossi al centro. Anche se Eusebio sta pensando a Gonalons, che non ha l'esperienza e la classe di Daniele ma in questo momento, forse, garantisce maggiore dinamismo. In attacco, come detto Schick e Dzeko, più El Shaarawy, che non segna in Champions dalla celebre doppietta al Chelsea. Una vita fa. Serve non subire e segnare, domani. Sarà dura. Ma la Roma, in campionato, ha ritrovato la vena realizzativa. L'attacco adesso è il 4° della serie A e non più il 5°. Efficace nei movimenti, oltre che negli interpreti.