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Il Messaggero

Roma, troppi nodi per essere Special

Getty Images

Squadra ancora incompleta quando mancano 19 giorni all'esordio in Conference e 22 al campionato, con la prima contro la Fiorentina

Redazione

Jordan Veretout si sta riprendendo ma non si è ancora del tutto ripreso (di fatto è fermo dal 29 aprile); Gonzalo Villar ha rimediato in allenamento una brutta distorsione al ginocchio, il recupero è da valutare quotidianamente, si parla di una ventina di giorni, diciamo per l'inizio del campionato: lo spagnolo dovrebbe tornare a Roma in queste ore. Centrocampo, dunque, in difficoltà (Cristante arriva il 2, restano Diawara e il giovane Darboe), scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, e in più, se davvero, come sostengono in Inghilterra, si allontana Granit Xhaka (al quale i Gunners avrebbero offerto il rinnovo), allora la situazione si fa più seria, non a caso si parla di un possibile sostituto, Thomas Delaney, classe 91, centrocampista del Dortmund. La Roma oggi torna in campo, in un'altra sfida di alto livello: c'è il Siviglia di Monchi. La vera Roma ancora non la potremo vedere, visto che il terzino sinistro neo arrivato, Matías Viña è in quarantena nella Capitale e si allena a parte, Eldor Shomurodov è atteso oggi per le visite (domani volerà in Algarve) mediche e la firma sul contratto (Ciervo e Tripi destinati a finire al Genoa come contropartita, improbabile che vada Bove) e il centrocampista centrale - come detto - ancora non c'è, in rosa, dei nuovi, c'è il solo Rui Patricio. Squadra ancora incompleta, insomma, quando mancano 19 giorni all'esordio in Conference (lunedì il sorteggio) e 22 al campionato, con la prima contro la Fiorentina.  I nodi da sciogliere sono pure altri: ad esempio, Mourinho deve testare l'affidabilità di Reynolds come vice Karsdorp, se a sinistra Calafiori sia affidabile per alternarsi con Viña (Spinazzola ha ribadito che vuole tornare per novembre, ma è solo la sua ambizione). C'è da testare pure la crescita dei vari leader del gruppo, da Mancini a Smalling, fino a Zaniolo e Dzeko, si potrà capire se Pellegrini sarà utile anche nel ruolo di esterno, come Mancini lo utilizzata a volte in azzurro.