Fonseca, in questo inizio di stagione, è andato avanti per tentativi, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. L'obiettivo del portoghese: rendere affidabile la difesa, in attesa di riavere a disposizione Smalling, acquistato a titolo definitivo ad inizio ottobre (dopo le prime 3 giornate di campionato) e subito finito ko in allenamento (distorsione al ginocchio). Non si può dire che abbia però risolto il problema: in 6 partite, la Roma non ha incassato gol solo al Bentegodi contro il Verona e alla Dacia Arena, sfide in cui il portiere Mirante è comunque risultato decisivo, in particolare nella notte passata in Friuli.
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Roma, traffico al centro
Fonseca ha già provato quattro giocatori al centro della difesa in attesa di Smalling
L'allenatore, nei 5 match in cui ha scelto la linea a 3, ha schierato 4 giocatori diversi:Cristante contro il Verona (0-0), Ibanez contro la Juve (2-2) e l'Udinese (vittoria in trasferta: 0-1), Kumbulla contro lo Young Boys (successo a Berna: 1-2) e Mancini contro il Milan (3-3). Il reparto non ha mai dato garanzie, con errori (a turno) dei singoli e non sempre del centrale promosso, nella circostanza, come guida. Anche con la linea a 4, proposta contro il Benevento (5-2) e quindi con la coppia in mezzo composta da Mancini e Ibanez, i giallorossi hanno comunque incassato altre 2 reti.
La fase degli esperimenti, pero, dovrebbe essere terminata lunedì sera a Milano. Fonseca, già domenica pomeriggio, ha annunciato il rientro di Smalling nella partita di domani in Europa League contro il Cska Sofia. Presenza ovviamente da confermare in giornata dopo la seduta di rifinitura a Trigoria. Sarà lui, proprio come è successo nella scorsa stagione, il leader della difesa. La presenza di Chris è fondamentale per la maturazione dei giovani che hanno confermato di avere personalità e qualità. Fonseca, intanto, si gode le 3 rimonte di fila che hanno certificato i successi contro il Benevento e lo Young Boys e il pareggio contro la capolista Milan (a San Siro, addirittura il tris, cioè recuperando per tre volte lo svantaggio). L'anno scorso sono state 9 in 49 partite (6 successi e 3 pareggi). Psicologicamente e fisicamente la risposta del gruppo è dunque efficace.
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