A fine stagione il problema più grande sarà sbarazzarsi di chi non serve e trattenere chi invece ha ancora un senso, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Roma, quel poco di buono
Non sono molti i calciatori su cui puntare per la rifondazione. Zaniolo è il centro del futuro, Pellegrini ha il peso della clausola, El Shaarawy è tra i più affidabili ma col contratto in scadenza, Under una delle poche perle lasciate da...
Due imprese toste, difficili entrambe: trattenere Zaniolo, ad esempio, è complicato quasi come piazzare Pastore. Alla giovane mezzala però va rinnovato il contratto, specie dopo l'accordo raggiunto con il giovane della Primavera, Riccardi, che gioca con Alberto De Rossi e già si prepara a guadagnare più di Nicolò. Bisognerà capire se Zaniolo, in sede di rinnovo, avrà voglia di credere ancora nel progetto Roma o di lasciarsi trasportare verso qualche altra avventura. Il dovere di un club, specie se si trova in queste difficoltà, è di trattenerlo, di costruirci attorno la squadra.
Pellegrini è un altro che merita attenzione, seppur vivendo con una clausola di trenta milioni addosso. Che lo connota quasi come un assegno circolare. A meno che, anche lui, non decida di cambiare marcia e fare un passo indietro: rinnovo con clausola più alta o senza.
Cristante è arrivato a Roma con ben altre aspettative e dopo quasi un anno anche lui si trova a ragionare su se stesso: resto, non resto, meglio scappare, meglio crederci etc etc. Ce n'è uno a destra e uno a sinistra da tenersi stretti, questo sempre in teoria, sia chiaro. Under ed El Shaarawy dovranno far parte della Roma dell'immediato futuro.
Under perché è giovane e deve esplodere definitivamente, ha cominciato male il 2019, in pratica non lo abbiamo mai visto. Ma è una risorsa, una perlina lasciata da Monchi (anche se la paternità spetta a Massara). L'umore del turco è cambiato da quando Kluivert lo ha scavalcato nello stipendio. Va ridiscusso il suo futuro romanista, partendo proprio dal contratto. El Shaarawy è il classico giocatore affidabile, serio. Ma pure su di lui incombe una scadenza contrattuale tutta da ridefinire.
E Manolas? Kostas è un calciatore già ben strutturato, e con clausola non altissima, 30 milioni. Trattenerlo si deve, ma forse non si può.
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