Effetti immediati del derby: per quelli che la colpa è sempre degli allenatori, il dito indice si sposta da José Mourinho a Maurizio Sarri, crucifige, scrive Andrea Sorrentino su Il Messaggero. José invece scende per un attimo dalla sbarra del reo, per il dispetto di chi lo aspettava al varco, gli stessi che lo criticano pure per Roma-Lazio: come si permette di zittire il pubblico che fa gli olé al 43′, mica si spegne così la passione popolare, cattivo. Andassero allo stadio qualche volta, capirebbero che razza di passioni impetuose provoca da sempre José Mourinho, infatti è proprio quello il segreto del suo successo, anzi la sua unicità. Comunque nelle prossime settimane capiremo se il verdetto del derby, e della stagione, ha convinto i presidenti che in realtà, dopo aver scelto Mourinho e Sarri, l’unica è seguirli fino in fondo. Mourinho, se si preparasse un altro anno da sangue sudore e lacrime, avrebbe ancora un senso? No. È arrivato il momento delle scelte. Più radicali e più onerose di un anno fa, quando gli allenatori furono una foglia di fico. Che durò un’estate, ovviamente. Almeno, con quella di Abraham, la Roma ci ha vinto il derby.
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Consigli non richiesti (ma utili) ai presidenti
Nelle prossime settimane capiremo se il verdetto del derby, e della stagione, ha convinto i presidenti che in realtà, dopo aver scelto Mourinho e Sarri, l’unica è seguirli fino in fondo
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