rassegna stampa

Roma, l’altra via per la rinascita

LaPresse

Domani torna l’Europa League, è la chance per superare i tormenti del campionato: Fonseca punta all’ingresso alternativo in Champions, ma la squadra deve alzare il livello

Redazione

Gli obiettivi, via via, evaporano, ma la stagione non è finita, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. C'è ancora qualcosa da salvare, almeno sulla carta: l'Europa League, domani sera appuntamento all'Olimpico (ore 21) contro il Gent.

Vincerla? Osservando l'attuale Roma non viene in mente un successo (in) finale, anzi. Domani torna quella che per tutti è la Coppa di serie B, la cugina povera della Champions, ma se la vinci torni di diritto proprio lì, tra le big, non c'è bisogno del quarto posto, che al momento è pure lontano. E questo è già uno stimolo per una squadra, stando a quando sostiene l'allenatore, malata nella testa.

I guadagni in Europa League sono modesti rispetto alla Champions: i club che hanno preso parte alla fase a gironi hanno incassato un gettone da 2,75 milioni e inoltre, più per ogni vittoria un bonus di 570.000 euro, mentre di 190 mila per il pari.

La Roma, visto che è arrivata seconda nel girone, ha preso 500 mila euro e non un milione. Il tesoretto, fino a ora, è di circa 5 milioni. Poi ci sono i soldi legati ai diritti tv, il market pool che vale 168 milioni, che verrà suddiviso - riporta il sito della Uefa - in base al valore proporzionale di ciascun mercato televisivo rappresentato dai club partecipanti all'Europa League e suddivisi tra le squadre partecipanti di ogni federazione. Ora la strada per la Champions è questa.

La situazione oggi non è delle migliori: a Trigoria si sta cercando di capire l'origine dei mali, i confronti tra uomini sono naturali. Una questione di testa (e di tanti infortuni), sostiene Fonseca; problemi diversi, lo pensa una buona parte della squadra. Il guaio principale è quello del gol: Dzeko è troppo solo, è poco assistito e chi gli sta vicino non ha il senso della porta, da Under fino a Kluivert, che dopo l'infortunio è un altro (ma domani dovrebbe partire titolare).

La difesa, altro problema. C'è confusione sul ruolo di terzini. Aleksandar Kolarov ha perso la leadership in campo, ha faticato ultimamente a trovare posto. A fine stagione, seppur con un contratto appena rinnovato, trarrà le sue conclusioni.

A destra il problema maggiore: Santon e Peres (domani non disponibile perché fuori dalla lista) non garantiscono continuità, né qualità. Fonseca domani potrebbe fare a meno di Cetin vittima di una contusione al piede. Torneranno tra i titolari in difesa rispetto alla partita con l'Atalanta sia Santon (o Spinazzola) che Kolarov, a centrocampo spazio a Cristante, più Veretout e Pellegrini.