Oggi al Camp Nou non giochi solo contro Messi e Suarez, Piquè e Iniesta. La squadra è il simbolo della città, del Paese, cioè della Catalogna. E quindi ha la sua identità, la sua storia, la sua lingua e il suo modo di essere e pensare. Di vivere, anche il calcio, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero.La Roma conosce il pianeta e gli extraterrestri che lo abitano. La presenza è solo la numero 4: dopo 10 anni, riscopre i quarti di finale. Non è il suo mondo. L’unica qualificazione, per giocare le semifinali, con Liedholm, nella Coppa dei Campioni del 1983-1984, eliminando la Dinamo Berlino. Sempre cilecca, invece, in Champions. Nel 2007 e nel 2008, in entrambi i casi contro lo United e con Spalletti allenatore. Ko nelle ultime 3 partite di fila, subendo 10 gol e segnandone 1 all’Old Trafford la sera dell’umiliante 7 a 1.
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Roma, la notte dell’impossibile
A Barcellona i giallorossi stasera affrontano nei quarti gli extraterresti del calcio. Messi e compagni sono imbattuti in Champions e hanno subito appena due reti
Stasera sarà entusiasmante riprovarci. Il percorso del Barcellona, con la migliore difesa di questa edizione (solo 2 gol incassati in 8 partite), è inutile guardarlo. I blaugrana vivono da protagonisti il torneo. E, dopo aver eliminato il Chelsea di Conte agli ottavi, si sono presentati ai quarti per l’11°annodi fila. E’ record, ovviamente. E in casa non perde da 25 gare (23 vittorie e 2 pareggi). Tutto questo, dominando nella Liga: 9 punti di vantaggio sull’Atletico Madrid di Simeone e Messi capocannoniere con 26 gol, seguito da Suarez comunque a quota 22. A proposito: il centravanti, in Champions, si è fermato nella notte della storica remuntada contro il Psg di Emery. E’ a digiuno dall’8 marzo del 2017. Meglio non fidarsi.
Di Francesco, e lo ha chiarito in pubblico, userà la tattica per limitare la qualità. E’ l’unica arma della Roma contro il Barça che è più organizzato di quanto si possa credere. Ancora in dubbio Nainggolan, pronto Pellegrini, c’è da scegliere l’esterno alto a destra, nel tridente in cui Dzeko sarà il centravanti: El Shaarawy o Florenzi (in questo caso con Peres terzino). In quel ruolo, nel Barça, Dembelè più di Paulinho.
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