rassegna stampa

Roma, il Magnifico caso

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Pellegrini si riscatta con l?italia, in giallorosso deve ritrovare se stesso. Il regista è il ruolo che gradisce meno

Redazione

Ma Lorenzo, è Magnifico o no? Stando all'umore del tifoso (della Roma) medio, non molto, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.

Non sempre. Pellegrini in Nazionale ha dato prova delle sue qualità, messe in mostra - per la verità - anche con la Roma, e in tante occasioni. Ma c'è chi crede sia un bluff. Lui a Roma, da romano, non avrà vita facile: è il vice capitano, il gioiello di casa, non è vissuto come calciatore normale. Le prestazioni di Lorenzo non sono a due facce: da una parte bene e da un'altra male, sempre. Nella Roma, sta solo vivendo una mini crisi, dovuta a motivi tattici e di rapporti con la esigente (come tutte) piazza, quindi psicologici, di umore. E' il solito di scorso del rapporto tra risultati in base alle aspettative. L'atmosfera, insomma, non lo aiuta, perché a lui si perdona poco o niente, come accaduto in passato ad altri, vedi Giannini.

Quello che deve essere affrontata, nella Roma, è la questione tattica (oltre a quella del contratto...). Pellegrini rischia di diventare un equivoco, un po' come accaduto a Florenzi. Facciamo un punto. Nella Roma ha ricoperto (poco) il ruolo di mezz'ala nel 4-3-3, poi trequartista sia nel 4-2-3-1 sia nell'attuale 3-4-2-1. In questo inizio di stagione, con la presenza di Pedro e Mkhitaryan, Lorenzo viene impiegato come regista, al fianco di Veretout (esperimento avviato già ad inizio della scorsa stagione e poi fallito). Poi, se chiedi a lui, risponde: mi sento una mezz'ala. Alla quale piace giocare tra le linee e inserirsi in area avversaria.

Libera traduzione: il regista è il ruolo che gradisce meno, insomma. Tocca molti palloni, ma non sfrutta la corsa dentro l'area e la palla gol.  Le prestazioni di Pellegrini nella Roma non sono state disastrose, sono state semplicemente sotto i suoi livelli. Il Pellegrini vero non si vede da un po'. Le prove in Nazionale ci dicono che non si tratta di un appannamento fisico, quindi sta a Fonseca aiutarlo a risolvere il problema.