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rassegna stampa

Roma, il gol per la Champions (non) è “centrale”

LaPresse

I centrocampisti segnano poco, le reti di Veretout & soci non bastano per il traguardo

Redazione

L’attacco da solo non basta. L’assalto alla Champions passa anche da una ritrovata vena prolifica della mediana, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Mai come quest’anno la Roma infatti è poco incisiva sotto porta con i suoi centrocampisti. E il modulo (4-2-3-1) centra fino ad un certo punto.

Prima dello stop del torneo, Diawara era ancora a secco, come Villar (appena arrivato). Per Veretout due reti, ma entrambe su rigore (Napoli e Sassuolo). Cristante è fermo al gol al Sassuolo del 15 settembre (seconda di campionato) mentre Pellegrini - volendolo considerare un centrocampista anche se ormai giostra perlopiù da trequartista - ha dovuto attendere dicembre, a Firenze, per segnare l’unica rete in campionato. Almeno Lorenzo ha dalla sua ben 8 assist che nelle 18 partite disputate fa sì che viaggi (quasi) ad un passaggio vincente ogni due gare. Alla fine il totale dei gol della mediana di Fonseca è dunque 4 che si riduce a 2 considerando i due penalty di Veretout. Pochi, troppo pochi se paragonati con quelli dei loro omologhi di reparto delle prime 4-5 in classifica.

La Juventus è a quota 6 (3 Pjanic, 3 Ramsey), avendo alternato il 4-2-3-1 al 4-3-3. La Lazio è arrivata a 9. Anche il Napoli, che rincorre i giallorossi in classifica, è comunque avanti in questa speciale graduatoria per non parlare dell'Atalanta.

Fonseca, sollecitato sul tema, ha sempre detto di non essere preoccupato: "I gol arriveranno anche dalla mediana". Alla ripresa sarà il momento di confermarlo.