Roma, difesa ad oltranza

Sarà anche come dice Claudio che "lo chiedo sempre di attaccare". Dal suo arrivo, però, il reparto che ha più beneficiato della cura Ranieri è la difesa. La Roma a corto muso, quella capace di prendersi 14 punti dei 18 a disposizione con appena 6 gol all'attivo (e il 9° reparto offensivo in serie A), è possibile soltanto ad una difesa che definire registrata è limitativo. Come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, in campionato, dopo Roma-Napoli del 2 febbraio, Svilar ha subito appena 3 reti in 10 partite. Ci sono state delle correzioni da fare in corsa, come quella ad esempio di mettere mano ai troppi gol sulle ripartenze. Poi al resto ci ha pensato Svilar. Parate straordinarie oltre ad un sensibile miglioramento nelle uscite alte che per lungo tempo erano state un punto debole del portiere. Domenica a San Siro c'è la prova del nove. Anzi del 10 considerando il numero di maglia di Lautaro. Proprio alla difesa la Roma si affida per allungare la striscia di 17 risultati utili consecutivi e alimentare il sogno coppe. Un reparto che oggi è il più affidabile della rosa ma guarda al futuro con più di qualche incognita. Dal rinnovo di Mile che ogni giorno viene annunciato come imminente quando in realtà la differenza tra le parti resta. La Roma è pronta a salire a tre milioni ma l'agente del ragazzo continua a chiederne quattro. Dalla situazione che vede la Roma ancora impegnata con il Settlement Agreement e che inevitabilmente porterà a valutare delle proposte per qualche suo elemento. Anche fondamentale, come si sta rivelando Ndicka. In tal senso non è un caso che stiano circolando ormai da settimane nomi di difensori centrali: Belardi (Marsiglia), Facundo Medina (Lens) e Banks (Augsburg) che ha dichiarato addirittura di aver già parlato con Claudio a gennaio. Hummels saluterà, Celik potrebbe. Se l'Espanyol non lo acquisterà, tornerà alla base Kumbulla maturato e pronto per restare. Gollini dovrebbe salutare. Piace Montipò.