Copione rispettato, scrivono Ugo Trani e Stefano Carina su Il Messaggero. Prosegue il periodo di rottura tra Edin Dzeko e il tecnico giallorosso Paulo Fonseca. Nella giornata di ieri la squadra si è allenata a Trigoria e il bosniaco ha svolto lavoro individuale, per recuperare dall'infortunio che lo ha escluso dalla lista dei convocati di sabato scorso.
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Rebus Dzeko: il futuro in 7 giorni
Dirigenza e squadra provano a ricucire lo strappo: il primo contrasto sei mesi fa a Napoli per il terzo ko consecutivo
Il numero nove della Roma sarebbe prossimo alla cessione, anche se per il momento non sembra che ci siano trattative intavolate. Questo perché mentre il suo agente Lucci è al lavoro per trovare una destinazione Edin vorrebbe raggiungere solo una big, Inter e Juventus in Italia o Barcellona, Real Madrid o City in Europa. L'operazione visti i pochi giorni di mercato non sembra facile, per questo al momento l'ipotesi più accreditata sembra essere quella del prestito secco per i prossimi quattro mesi e poi si vedrà.
Da lunedì sera se non si troverà una soluzione comincerà la fase due: quella del riavvicinamento, già sin corso le prove di dialogo. Il conflitto tra Fonseca e Dzeko è antico, va retrodatato di sei mesi abbondanti. Il rapporto tra il centravanti e il tecnico si incrinò a Napoli quando la Roma subì la terza sconfitta consecutiva dopo quella di San Siro contro il Milan e quella dell'Olimpico contro l'Udinese. Un mese più tardi la critica in pubblico e a caldo del centravanti a Duisburg dopo l'eliminazione dall'Europa League, il 6 agosto con il Siviglia.
Intanto se Dzeko dovesse partire, la moglie Amra e i bambini resteranno a Roma. Se Dzeko non dovesse firmare la tregua con Fonseca, l'ipotesi più probabile è il prestito secco per 4 mesi. Decisive le ultime 48 ore di mercato.
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