Claudio Ranieri entra in campo e ancora non ne trovo molti sani, ma qualcuno in più rispetto alla scorsa settimana sicuramente lo avrà a disposizione per la sfida di domani a Ferrara (Dzeko e Fazio, ad esempio), scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
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Ranieri tiene la Champions sotto coperta
Roma, gli infortuni, le ansie e la missione quarto posto tra mille difficoltà. "Contro la Spal non conta il modulo, ma essere compatti e avere equilibrio"
Kolarov e Zaniolo non sono ancora pronti. Ed ecco che, quando in conferenza stampa ipotizza la presenza di Jesus al posto di Aleksandar. Un centrale sulla fascia, esperimento già visto da queste parti proprio con Jesus: ce lo ha messo Spalletti, lo ha fatto anche Di Francesco (che lì ha schierato una volta anche Marcano) e lo farà anche sor Claudio.
Il concetto della difesa bloccata, in questo momento, dà alla squadra più certezze. "Non dobbiamo prendere gol, perché uno, prima o poi lo facciamo", va ripetendo Ranieri. Servono i punti ora, quelli di Ferrara sono indispensabili. Ranieri vuole una squadra compatta, con due blocchi di granito: uno difensivo e uno offensivo. I tre centrali su quattro che comporranno la linea difensiva (Fazio, Marcano e Jesus) consentono alla squadra di non soffrire l'uno contro uno e di non trovarsi scoperta sulle ripartenze avversarie.
Santon - pare - è il quarto, preferito a Karsdorp, al quale piace più attaccare, per sua stessa ammissione. "Non contano i sistemi di gioco, ma che i ragazzi si riconoscano nelle loro posizioni e che possano fare il meglio. E' importante che la squadra sia compatta e abbia equilibrio. E che giochi libera", le parole di Ranieri, che ha anticipato la conferenza stampa, che invece della vigilia è diventata dell'anti-vigilia. Così oggi e domani.
Il pressing alto? No, zero. Perché la squadra non è in condizione e uno sforzo di troppo potrebbe essere fatale a gente che viene da ricadute o vecchie noie muscolari, vedi Perotti, Schick, Dzeko, lo stesso El Shaarawy.
A Ferrara - tanto per essere un po' retorici - serve una Roma testaccina, tutto cuore e romanismo: "Bisogna stare attenti, i giocatori possono farsi male e un po' sono anche ansiosi. Sapendo che molti hanno problemi fisici devo stare attento per evitare che i piccoli problemi diventino grandi problemi" dice Ranieri. Per ora ci si arrangia, poi si vedrà. L'unica missione è il risultato.
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