Ranieri a San Siro, l’occasione Special

Nemmeno José Mourinho aveva spinto sull'acceleratore contro le big, diciamolo subito. Però un exploit ancora ce lo ricordiamo bene: 1 ottobre 2022, Inter-Roma 1-2, ottava giornata di campionato. Quella è stata l'ultima volta - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - in cui la squadra giallorossa ha sconfitto una grande in trasferta. Sono passati quasi mille giorni, per la precisione domenica saranno 939. Un numero congruo per definire ciò che è stata la Roma in questi anni, Mou o non Mou, Ranieri o non Ranieri: una squadra da sesto o settimo posto, sempre dietro la coda delle grandi.

Capace, quello sì, va detto anche questo per rendere meriti a José, di arrivare due volte in finale di due Coppe europee, la Conference e l'Europa League, vincendone anche una, la prima. Ma in campionato, nella scalata al posto in Champions, la Roma è stata protagonista solo a fiammate, perdendosi sempre sul più bello, non alzando quasi mai la testa contro formazioni del suo (presunto) livello: Il percorso di Ranieri, che nel suo mandato ha portato addirittura risultati da scudetto (diciassette partite senza perdere), è virtuoso ma rischia di essere vanificato dai suoi predecessori, De Rossi (tre punti in quattro partite) e Juric (dieci in otto). Gli scontri diretti non sono mai stati il pezzo forte della Roma.