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Il Messaggero

Rabbia e orgoglio, questa Roma meritava di più

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Veretout sbaglia il rigore. La Juve di Allegri fa il minimo, ma incassa il massimo

Redazione

Veretout sbaglia il suo primo rigore in giallorosso e la Roma, sempre al 4° posto da sola, cade ancora allo Stadium: 12 ko su 13 tentativi. E nessun pareggio, che più di altre volte avrebbe meritato in questo viaggio, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. La Juve, con la carambola aerea Bentancur-Kean, si aggiudica la sfida e risale in classifica: 1-0. Fa il minimo, ma incassa il massimo. Allegri conquista il 5° successo di fila (4° del torneo), Mourinho torna a casa con il pieno di insulti della tifoseria bianconera e con la rabbia per i fischi contrari di Orsato. Mano di Cuadrado sul gol bianconero e rete tolta ad Abraham quando ha concesso il rigore poi parato da Szczesny. Non c'è niente da fare, questa partita non si può proprio giocare senza veleni. Viña è il simbolo della spinta romanista che però non sarà efficace concreta. Il mancino decollerà a sinistra dopo aver concluso la sua traversata transoceanica planando allo Stadium. La novità bianconera in attacco: c'è Kean accanto a Chiesa, con Bernardeschi abbassato a sinistra. La mossa è di facile lettura: è la notte in cui vale la pena osare, rendendo il 4-4-2 più spregiudicato. Eppure in partenza a essere spavalda è la Roma. Szczesny respinge il colpo di testa di Mancini, Chiellini devia in angolo il destro di Pellegrini. La Juve è ancora in letargo. Si sveglierà dopo un quarto d'ora, appena trovato il vantaggio, spegnendosi definitivamente nella ripresa. Chiesa, invece, non si accende mai.

Non è la prima volta e non sarà l'ultima. Il gol subito dai giallorossi sboccia sul lato più fragile del 4-2-3-1: a destra. Zaniolo deve aiutare Karsdorp che spesso perde però la posizione, lasciando libera la sua zona. Sul cambio di campo terra cielo di Cuadrado, De Sciglio riceve il pallone. Zaniolo si fa male, allungandosi nel tentativo di recuperare, Kardsorp non c'è. Sul cross, colpo di testa di Bentancur e deviazione casuale, con la fronte, di Kean. Cristante e Ibanez le sentinelle addormentate. Ma anche Orsato e, ancor di più, il collaboratore Bresmes si distraggono. Cuadrado, prima di lanciare, si aggiusta il pallone con il braccio. Proteste inutili, conseguenze pesanti: rete e Zaniolo ko. Subito fuori (distorsione al ginocchio sinistro, quello della seconda operazione), entra El Shaarawy, con Mkhitaryan che si sposta a destra. La Roma resta comunque in partita. Magari perde qualche minuto a sistemarsi, ma la personalità e la qualità non mancano nelle fasi cruciali. Prima dell'intervallo, l'episodio chiave del match. Il più discusso: Orsato concede il rigore ai giallorossi per il fallo di Szczesny su Mkhitaryan senza però aspettare il tiro di Abraham. Che segna. L'arbitro va solo controllare la posizione di Mkhitaryan che non è in fuorigioco (a quanto pare poi avrebbe toccato di mano: gol in questo caso da annullare). La palla gli è arrivata da Danilo. Abraham chiede di calciare, ma il rigorista è Veretout, distratto dal compagno che poi lo bacerà per consolarlo e per riappacificarsi. Dopo 13 realizzati di fila con la Roma, l'errore che non ti aspetti. Nuovo flop negli scontri diretti: i giallorossi ne hanno vinto appena 1 su 12 nel campionato scorso, perdendone 7, e dal 2019 solo 6 successi su 38 gare contro le big e compresi i gli ultimi 2 con la Lazio e la Juve.