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Pruzzo: “La gaffe su Lulic? Non ci ho dormito. Mai mancato di rispetto ai tifosi”

LaPresse

Il bomber: "Volevo sottolineare la prestazione di un manovale del calcio in mezzo a tanti big"

Redazione

Nell’epoca dei social - pronti a trasformarsi spesso e volentieri in tribunali popolari - basta poco per scalfire l’immagine di un mito, scrive Stefano Carina  su Il Messaggero.

Una semplice battuta, senza essere contestualizzata in un discorso e/o nell’impossibilità dall’udire con che tono è stata pronunciata, viene ripresa su una delle tante rubriche che si occupano di quanto viene detto nell’ampio ventaglio delle radio locali a tinte giallorosse.

Il messaggio è immediatamente veicolato sul Twitter o sul Facebook di turno e il danno è fatto. Ultimo a pagarne le conseguenze Roberto Pruzzo, centravanti del secondo scudetto e icona indimenticabile per chi oggi ha superato i 45 anni.

Ci racconta cosa è accaduto? "Era il giorno dopo la vittoria della Lazio in Supercoppa. Mi è stato chiesto un commento su Lulic e ho detto che era diventato il mio mito perché un giocatore modesto, un operaio di questo gioco, aveva dimostrato quanto può essere utile in un contesto di alto livello come può essere quello di una finale".

Apriti cielo... "Eh sì, non l’avessi mai detto. Era solo una battuta, un modo di dire in un contesto - come quello in cui intervengo la mattina a Radio Radio scherzoso.Volevo soltanto sottolineare la prestazione di un manovale del calcio rispetto a tutti gli altri architetti che c’erano in campo. Tra l’altro posso giurare su quello che ho di più caro che alle otto di mattina non mi sono ricordato minimamente che Lulic aveva segnato il gol nella finale del 26 maggio. Chi mi conosce, sa che non mento. Ripeto, era un modo di dire. Con il pluripallone d’Oro Ronaldo in campo, diventa decisivo un calciatore come Lulic. A me aveva fatto sorridere questa cosa e mi sono espresso così".

Qualche tifoso ha chiesto alla Roma che lei venisse addirittura escluso dalla Hall of Fame.

"Chiedo scusa se qualcuno s’è sentito offeso. Lei non ci crederà ma mi sono rovinato il Capodanno. Sono tre giorni che mia figlia prova a tirarmi su il morale. È una cosa però che m’infastidisce oltremodo perché ho sempre avuto rispetto e affetto per i tifosi della Roma. Sono veramente dispiaciuto".

Le piace la Roma di Fonseca? "È una bella squadra, ha stentato all’inizio dove era alla ricerca di un sistema di gioco. Ora mi sembra cha abbia raggiunto un equilibrio importante".

Dove può arrivare? "Questo è un campionato strano. Senza fare proclami, non mi precluderei nessuna opportunità. Le prossime due gare sono decisive perché l’Inter va a Napoli e poi affronta l’Atalanta. La Roma invece gioca con Torino e Juve in casa. Sarebbe bello iniziare il nuovo ciclo con una vittoria. Magari con una Coppa Italia come facemmo noi con Viola".

C’è un calciatore nella rosa sul quale si sente di scommettere a occhi chiusi? "Facile dire Pellegrini o Zaniolo. Qualcuno si sorprenderà, ma dico Kluivert. È fortissimo, può diventare un crak. Segna poco? È ancora un ragazzino, ha qualità fuori dal normale. Dategli tempo".