"Volevo solo difendere la Roma". È stata questa la giustificazione addotta da Petrachi ai suoi superiori per giustificare il personale show in conferenza stampa che ha creato imbarazzo all'interno del club, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Petrachi e le parole mal digerite a Trigoria
Lo sfogo del ds in conferenza stampa non è piaciuto ai dirigenti
Parole che non sono piaciute e che hanno preso alla sprovvista la società che aveva concordato con il dirigente come dovesse presentare i tre nuovi acquisti per poi rispondere esclusivamente alle domande inerenti sul mercato. Copione non rispettato. Conferenza che tra l'altro, non doveva nemmeno essere presieduta da Petrachi. Originariamente, infatti, il deputato a illustrare ai media gli arrivi di Ibanez, Perez e Villar, doveva essere Fienga.
Poi, per evitare le inevitabili domande sull'imminente passaggio di proprietà (che avrebbero potuto creare, a seconda delle risposte, un'oscillazione del titolo in borsa), l'ad e Ceo ha preferito declinare. Tutto però ci si poteva attendere meno che il turpiloquio del ds.
Una sfuriata che ha letteralmente preso in contropiede chi si occupa della comunicazione all'interno di Trigoria e i dirigenti, convinti che Petrachi avesse inteso quali fossero le disposizioni dettate dal club.
Non è dunque un caso che da giorni, per la nuova stagione, siano iniziate a circolare le candidature di Paratici, Berta e Faggiano.
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