Inutile giocare una volta e poi fermarsi per 20 giorni. O scendere in campo con la paura di forzare un allungo e un recupero. L’ultima ricaduta, iniziata nella vigilia del match di Mosca e conclusasi nell’allenamento preconvocazioni di Roma-Sampdoria, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, ha indotto Pastore e la Roma ad affrontare i problemi muscolari dell’argentino una volta per tutte.
rassegna stampa
Pastore smarrito, più flaco non si può
L'argentino è volato a Barcellona dove in questi giorni si sta sottoponendo alla cosiddetta medicina riparativa del centro catalano Corachan
L’ex Psg è così volato a Barcellona dove in questi giorni si sta sottoponendo alla cosiddetta medicina riparativa del centro catalano Corachan. Non una novità per l’argentino che già in estate, prima della tournée americana, aveva approfittato di un paio di giorni di riposo concessi da Di Francesco per effettuare un check-up sulle sue condizioni.
Nel periodo trascorso al Psg (7 anni), l’argentino ha saltato per infortunio 76 gare, 46 delle quali nell’ultimo triennio. La clinica di Barcellona alla quale si è rivolto, viene considerata in Spagna il top nel settore. Nella prevenzione e risoluzione delle problematiche muscolari, la Corachan si avvale di una compagnia di biomedicina fondata nel 2015 (M2RLAB) che utilizza tecnologie avanzate di terapia cellulare per la ricostruzione dei muscoli. In sostanza, con questa terapia alla quale si è sottoposto il calciatore (che dura di norma dai 2 ai 5 giorni), si utilizza il tessuto adiposo del paziente che contiene cellule con fattori di crescita e fattori riparativi.
Questo di Pastore è un ulteriore tentativo di risolvere il problema senza sottoporsi all’intervento chirurgico, ipotesi più volte rifiutata e scartata dal calciatore.
Domani Javier farà ritorno in Italia ma stavolta lo stop (per evitare ulteriori ricadute) sarà più lungo dei precedenti: un mese.
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