rassegna stampa

Pallotta, conti a posto. Non c’è bisogno di vendere i big

La qualificazione alle semifinali fa salire gli introiti oltre i 90 milioni

Redazione

La notte magica dell'Olimpico regala nuove certezze alla Roma. Non solo tecniche. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è soprattutto a livello finanziario, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.

A Trigoria infatti possono già gioire. La qualificazione alle semifinali della massima competizione per club, regala alle casse giallorosse altri 7,5, milioni soltanto di premi Uefa. Ai quali vanno poi sommati un sicuro incasso sui 4 milioni e la quota di market-pool che si aggira attorno ai 10.

L'exploit giallorosso deve a questo punto indurre il club di Pallotta a rivedere la strategia riguardante le cessioni entro il 30 di giugno in ottica fair play. Manolas e Dzeko, due degli artefici dell'impresa dell'altra sera erano stati entrambi ceduti ora chi temeva che il loro cartellino si fosse svalutato, dovrà ricredersi. Perché esiste anche un valore che non può essere quantificato: tutti i giocatori della Roma, da martedì, valgono di più sul mercato.

E vale di più anche l'immagine del club, l'unico tra quelli qualificati per le semifinali (ma il discorso valeva anche per i quarti) senza un main sponsor. Discorso che va di pari passo con i conti. L'exploit contro il Barcellona, fa lievitare ulteriormente la quota di altri 10 milioni. Il totale è 46,5 milioni che se sommati ai premi sportivi, già fa 84,7 milioni. Ma non finisce qui. Perché vanno contemplati gli introiti del botteghino: 1.152.967 milioni con l'Atletico Madrid, 2.361.180 con il Chelsea, 1.481.153 con il Qarabag, 2.694.212 con lo Shakhtar e 3.674.762 con il Barcellona. Totale: 11.364.004. Che una volta aggiunti agli 84.7 milioni, porta il totale a 96.064.004. Considerando almeno un altro incasso da almeno 3,6/4 milioni per la gara casalinga delle semifinali, il traguardo dei 100 milioni è prossimo dall'essere raggiunto.

Introiti che permettono alla società (che di fatturato supererà abbondantemente i 200 milioni) di attendere con maggiore serenità il responso di Nyon in tema fair play finanziario e di vivere più tranquillamente la prossima sessione di mercato.

"Finalmente farò il mio mercato" assicura Monchi. Questo non significa che il ds non ascolterà però le offerte. Ma ora potrà lavorare con più tranquillità e, avere margini di manovra più ampi per confermare alcuni talenti. Il riferimento ad Alisson, è espressamente voluto.