Sono stati duri, con Pallotta, Baldini e un seguito di personaggi che si sono sviliti per seguire la linea di un padrone con interessi grandi e cervello piccolo, scrive Paolo Liguori nella sua rubrica "Curva Sud" su Il Messaggero.
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Ora Paulo deve fidarsi di Pinto
Fonseca inizierà a lavorare con il nuovo general manager
Adesso, però, sono finiti dietro le spalle, li possiamo dimenticare perché una svolta dalla nuova proprietà è arrivata forte e chiara. È ciò che ci piace, basti pensare alla semplice ridefinizione dello Stadio: vogliamo uno Stadio della Roma e abbiamo fiducia che sarà così, perché il progetto del Luna Park per gli speculatori è stato abbandonato. Bye, bye Pallotta, grazie Friedkin che porti anche un pò di fortuna: senza rivoluzioni sulla rosa e in panchina, iniziamo l'anno con un terzo posto e due partite davanti più che accessibili.
Fonseca non deve deconcentrarsi, ma lo aiuterà certamente il nuovo giovanissimo direttore, portoghese come lui e già abituato a vincere con il Benfica. Una sfida interessante da seguire: dovrà rinnovare contratti delicati. Pinto riuscirà ad aiutare Fonseca a costruire la Roma del futuro? O dovrà cambiare allenatore a fine anno, perché di certo non è venuto per vivacchiare tra le prime 6-7?
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