rassegna stampa

Opinionisti e allenatori: ecco i finalisti 34 anni dopo

A Roberto Pruzzo, Sebino Nela, Ubaldo Righetti, Odoacre Chierico e Ciccio Graziani viene naturale raccontare il calcio in radio e televisione. Falcao e Cerezo allenano in Brasile

Redazione

Quel che sappiamo dei giocatori della Roma del 1984 è che, per sempre, come scrive Benedetto Saccà su Il Messaggero, rimarranno una compagnia di eroi mancati.

Molti di loro in giallorosso hanno vinto il campionato dell’83, certo: ma, a pensarci bene, la gioia legata allo scudetto quasi stinge nella malinconia intrecciata alla notte nera del 30 maggio dell’84. Sono passati 34 anni. Non di rado, però, accade di vederli riuniti in qualche evento, per lo più commemorativo: e quel che brilla agli occhi è soprattutto l’amicizia che li annoda, forse l’ombra di sentimento, o la sofferenza taciuta ma viva, fissata a quella sera.

Franco Tancredi fino a poche settimane fa è stato il preparatore dei portieri dello Jiangsu Suning, in Cina, mentre a Sebino Nela, Ubaldo Righetti, Odoacre Chierico – assistente di De Rossi senior nella Primavera – e Ciccio Graziani viene naturale raccontare il calcio in radio e televisione. Piace pure a Roberto Pruzzo, che però ora è anche il direttore sportivo del Como in Serie D. Particolare, al contrario, è la strada che si è costruito Michele Nappi, il terzino destro della Roma finalista: è il proprietario di un’agenzia di viaggi a Perugia. Di Dario Bonetti va annotato il cammino internazionale: ha allenato ovunque: dall’Ungheria alla Romania e allo Zambia. E Falcao? Come Toninho Cerezo, fa l’allenatore in Brasile, sia pure con poveri risultati. Mark Strukelj, poi, è il vice di Attilio Tesser: lo ha seguito ovunque, anche a Cremona fino all’esonero piovuto la settimana scorsa. Ovunque? Ovunque. Al contrario Bruno Conti non ha mai lasciato la Roma e adesso è responsabile delle Academy in Italia. Mancano il capitano, Agostino Di Bartolomei, e l’allenatore, Nils Liedholm. Loro, davvero, mancano a tutti.