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Missione compiuta, via dalla Borsa: “È una nuova era”

Missione compiuta, via dalla Borsa: “È una nuova era” - immagine 1
I Friedkin hanno raggiunto l'obiettivo stabilito: quasi il 96% del capitale. Delisting entro la fine di agosto

Redazione

Scherzi del destino: il via libera al delisting della Roma arriva di 22 luglio. Un risultato storico per il club giallorosso che dopo 22 anni non sarà più quotato e potrà permettersi una gestione più snella e meno onerosa (si prevede un risparmio di 7 milioni l’anno). Un obiettivo pianificato sin dal primo giorno - si legge su Il Messaggero' - e costato al gruppo texano oltre 30 milioni di euro. Ieri, ultima giornata dell’Opa, la controllante Romulus and Remus Investments ha raggiunto il 95,91% del capitale sociale grazie ai circa 8 milioni di titoli consegnati alle casse. I tifosi-azionisti hanno capito gli scopi del progetto e hanno aderito in massa anche se con qualche iniziale reticenza. Più per questioni di amore che altro. Ed è per questo che Dan Friedkin ha provato a rendere la separazione meno traumatica, offrendo una serie di vantaggi esclusivi (anche economici) agli ex azionisti. Chi ha aderito all’Opa avrà la possibilità anche di andare a cena con il presidente Friedkin in persona o incontrare José Mourinho.

Tutti gli ex azionisti potranno partecipare una volta l’anno ad una riunione con tutti i dirigenti della società: sottoporre loro le proprie idee, porre domande ed ascoltare le strategie che la proprietà americana adotterà in futuro. Magari sapere anche in anteprima notizie come quella della trattativa tra Adidas e Roma. Che Friedkin non fosse soddisfatto dell’accordo economico sottoscritto con New Balance era noto e adesso, forte della vittoria in campo europeo, vuole monetizzare il potenziale della Roma, sottoscrivendo un nuovo contratto di fornitura tecnica. Se la trattativa andrà in porto, dal prossimo anno Dybala e compagni potranno vestire Adidas e la Roma incassare cifre a sei zeri ben superiori alle attuali. È solo uno dei tanti progetti in cantiere, come quello dello stadio a Pietralata. La costruzione, prevista entro il 2026, potrebbe essere agevolata proprio dal delisting che permetterà di far confluire nella società capitali in maniera più fluida e rapida.