Leader diversi e decisivi. Pellegrini e Mancini si sono presi la Roma e conquistato Fonseca, diventando indispensabili, scrive Stefano Carina su Il Messaggero.
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Mancini-Pellegrini, i preferiti di Fonseca guidano la rincorsa Champions a Parma
Compagni nella Roma, in Nazionale e un legame che li porta a frequentarsi anche fuori Trigoria
Per la squadra e soprattutto per il tecnico, che li annovera tra i fedelissimi. Hanno un paio di cose che li accomuna: la prima è l’amicizia. Compagni nella Roma, in Nazionale e un legame che li porta a frequentarsi anche fuori Trigoria.
La seconda è il feeling con la porta avversaria. Pellegrini è già arrivato a quota 33 presenze, comprese le coppe, con 6 gol e 6 assist. Mancini non è da meno, visto che ha segnato 5 gol in 27 partite. Tra i difensori, meglio di lui hanno fatto solo Gosens e Hakimi, che però sono fondamentalmente esterni con propensione offensiva.
Intanto col Parma la Roma cambierà «tre, quattro, forse anche cinque giocatori. Abbiamo bisogno di gente fresca», l’annuncio di Fonseca. Che non regala indicazioni, se non una: «Giocherà Pedro dall’inizio».
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