Mancini guida una difesa ritrovata: “Ora con Claudio siamo più sereni”

Quando il gioco si fa duro Gianluca Mancini non si tira mai indietro. Il dolore per il colpo alla caviglia subito a Parma è passato in fretta ed è pronto a scendere in campo contro il Porto. L’Olimpico soffierà forte e in palio ci sono gli ottavi di finale contro una tra Lazio e Athletic Club. La difesa – anche grazie a lui – è tornata ad essere di ferro. Il pacchetto arretrato nelle ultime uscite ha sbandato solamente a Milano. E il grande assente a San Siro era stato proprio Mancini. I giallorossi - sottolinea Daniele Aloisi su 'Il Messaggero' - hanno subito 2 gol nelle ultime quattro partite di campionato mentre sono 12 quelli presi in 13 gare di Serie A. Oggi serve anche l'esperienza di Mancini: "Ci deve essere la giusta tensione per affrontare una grande partita. Sono qui da anni, era tanto tempo che non vedevo un gruppo così e ne sono orgoglioso. A Roma sto bene, amo questa città e questa società".  Al fianco di Mancini oltre al solito Ndicka si scalda Hummels, in vantaggio su Celik. Rebus sulla fascia destra: Saelemaekers è fuori per squalifica e Rensch non è ancora al 100%. Ieri ha svolto per la prima volta tutta la seduta d’allenamento in gruppo. Si candida El Shaarawy che ha già ricoperto quel ruolo in diverse occasioni. Ranieri ha anche aperto alla possibilità di vedere Soulé su quel lato. Nessun dubbio a sinistra con Angeliño che torna titolare dopo il turno di riposo a Parma. In mezzo al campo Paredes e Koné. Dybala e Dovbyk dal 1’. Ballottaggio tra Pellegrini e Pisilli.