Mancini, Cristante e Dybala per la svolta: tornano i tre moschettieri di Mou

A Salerno con i fedelissimi di Mou. Assenti con il Verona, questa sera De Rossi riparte da Mancini e Cristante, puntando poi sul rilancio di Dybala (uscito contro i gialloblù dopo l’ora di gioco per noie muscolari e assente nell’amichevole infrasettimanale contro l'Al Shabab), a secco su azione dal 26 novembre (64 giorni). I tre moschettieri dello sciamano portoghese sono i calciatori ai quali chiedere qualcosa in più, scrive Stefano Carina su 'Il Messaggero'. L’attenzione ora si sposta al terzetto Mancini-Cristante-Dybala che deve garantire il salto di qualità. E questo passa inevitabilmente in trasferta, a Salerno, con la Roma che ha ottenuto appena 8 punti nelle prime 10 gare lontane dall’Olimpico ed è terzultima se si considerano soltanto i primi tempi delle partite esterne. Un po’ poco per una squadra che ambisce alla Champions.

Frontman del credo mourinhano, sarà interessante capire il ritorno di Mancini alla difesa a quattro. Secondo il tecnico portoghese, difettando di qualità nell’impostazione da dietro, la Roma si sentiva maggiormente protetta con i tre centrali e proprio i difensori a disposizione preferivano questo assetto. In più c'era la questione legata alla difficoltà di Dybala di garantire una fase difensiva degna di questo nome. Emblematica la spiegazione data dopo Roma-Cremonese:"Se andassimo insieme nella giungla amazzonica ci farebbe piacere essere in gruppo piuttosto che da soli", a conferma di una struttura tattica difensiva che mal supportava i soli due difensori centrali. Il coraggio di Daniele sta proprio qui. Si vuole giocare le sue carte, con le sue idee. E in quest'ottica, oltre all'imminente arrivo di Angelino, potrebbe essere il ritorno di Ndicka dalla Coppa d'Africa.

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo Roma senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Forzaroma per scoprire tutte le news di giornata sui giallorossi in campionato e in Europa.