La politica del buon esempio dà (quasi) sempre i suoi frutti, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E così, dopo aver visto i dirigenti disposti a rinunciare alla mensilità di marzo, anche la squadra è pronta all’ultimo step. Ossia, passare dalla prima proposta di tagliare al 70% quello stipendio alla sua completa rinuncia.
rassegna stampa
La squadra dà l’esempio: niente stipendi a marzo
Mossa responsabile dei giocatori che rinunciano in toto alla messnilità. Rifiata il club che risparmia 15 milioni
Questa è la linea-guida esposta nell’ultimo confronto in videochat dai sindacalisti della squadra (esiste ancora qualche perplessità in 2-3 elementi della rosa) che si allinea quindi a quanto già fatto dalla Juventus un paio di settimane fa. Per annunciare l’intesa, si attende di capire se gli allenamenti riprenderanno effettivamente a maggio. Una rinuncia che - sommata alla spalmatura delle altre mensilità in successivi esercizi finanziari - farà rifiatare il bilancio al 30 di giugno, quasi come una cessione di un big (la cifra si aggirerebbe quindi sulla quindicina di milioni).
Uno degli artefici della linea sindacale della prima squadra, apprezzata dai vertici del club, è capitan Dzeko.
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